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    Pirlo ci crede ancora, vuole una seconda occasione. Ma per tenersi la Juve serve la Champions

    Pirlo ci crede ancora, vuole una seconda occasione. Ma per tenersi la Juve serve la Champions

    • Nicola Balice, inviato a Reggio Emilia
    Andrea Pirlo si riconfermerebbe. Su questo c'erano pochi dubbi. Ma una dichiarazione del genere, affiancata ad altre meno figlie dell'entusiasmo da medaglia al collo (“Questa vittoria non può cancellare gli alti e bassi di questa stagione”), fa capire come una parola fine sulla sua avventura non sia stata ancora scritta. E il tecnico bianconero nell'ultima settimana della sua stagione si sta giocando le sue carte nel migliore dei modi. Prima la sofferta vittoria con l'Inter, valorizzata ulteriormente dal passo falso del Milan con il Cagliari. Poi il bel successo in Coppa Italia, contro l'Atalanta è arrivata una prestazione da squadra vera, si sono viste anche delle scelte difficili da parte del tecnico poi premiate: su tutte quella legata a Kulusevski, ancora titolare con Dybala e Morata rimasti in panchina a guardare. Ma ora manca il passaggio più importante, la Juve deve assolutamente rientrare in zona Champions, dovrà battere il Bologna e sperare in un passo falso di Napoli o più probabilmente Milan. E chissà che proprio il successo in Coppa Italia non possa avvicinare il sorpasso all'ultima curva, perché un'Atalanta arrabbiata può sicuramente fare più paura di un'Atalanta sazia.

    IL FUTURO – Già dopo il flop interno con il Benevento era arrivato un messaggio chiaro a Pirlo: per restare non sarebbe bastata la qualificazione in Champions (e la Coppa Italia), doveva arrivare un percorso convincente. Che non c'è stato fin qui, almeno fino al ko interno col Milan. Poi c'è da dire che nel frattempo è successo di tutto, il ciclone Superlega non può essere ignorato così come tutte quelle situazioni collaterali che hanno complicato una stagione già difficile. Ma proprio dopo aver toccato il fondo, proprio da quando la Juve è uscita fuori dalla zona Champions, qualcosa è successo anche in positivo. Pirlo ha fatto le sue scelte, il gruppo si è ricompattato, ha vinto meritatamente la Coppa Italia. E ora manca la Champions, non proprio un dettaglio di poco conto

    NON MOLLA - Con una qualificazione nell'Europa che conta, Pirlo si presenterà al confronto finale con gli obiettivi almeno sulla carta raggiunti. Da anni in casa Juve si dichiara che non possono essere una o due partite a cambiare decisioni di questo tipo, questa volta una decisione non è ancora sta presa. Le possibilità di Pirlo sono poche, ma non sono nulle. E quelle scintille che si sono riaccese anche nelle esultanze, tutti insieme, con Pirlo tra i giocatori, significano qualcosa. Sono scintille di chi non molla, di chi crede nel proprio lavoro, di chi sa di avere sbagliato ma vuole una seconda occasione. Nell'ultima settimana lo ha ribadito anche con i risultati, tra Sassuolo, Inter e Atalanta. Ha ragione Pirlo però, questi risultati non cancellano una stagione di alti e bassi. Manca ancora una giornata di campionato e c'è una qualificazione in Champions da conquistare. La parola fine, è possibile: la Juve si è già mossa per farsi trovare pronta, le alternative non mancano con e senza Champions, da Zidane a Mihajlovic, da Inzaghi a Gasperini, con le suggestioni legate ad Allegri sullo sfondo. Ma la parola fine ancora non c'è, Pirlo questa partita vuole giocarla fino alla fine.  

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