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Piqué fischiato a Las Vegas nel nome di Shakira
A ogni tocco di palla Piqué è stato subissato da tutto ciò. I cori “Shakira, Shakira” si sono susseguiti fino al termine della gara. E a indirizzargli queste espressioni di disapprovazione erano non soltanto gli spettatori che indossavano la maglia del Real, ma anche molti fra quelli che indossavano la maglia del Barça. Parlare di tifosi, visto il contesto, sarebbe eccessivo. E inoltre va tenuto in conto il peculiare contesto, con presenza schiacciante di un pubblico di matrice latino-americana che probabilmente ha trovato naturale parteggiare per lei. Ma fatta la tara delle anomale condizioni contestuali, rimane il messaggio di cui Piqué farebbe bene a tenere conto: si trova in una fase della carriera e della vita da personaggio pubblico in cui la sua immagine non attraversa il momento più favorevole. E in vista dell'addio al calcio che non dovrebbe essere tanto distante, con un futuro da imprenditore nel settore Sport & Entertainment dove essere accompagnati da pubblicità negativa significa dover gestire un asset in perdita, la cosa non è di grande auspicio.
A generare una così unanime disapprovazione hanno contribuito le ultime notizie relative ai difficili tentativi di accordo della ex coppia a proposito della gestione dei figli. A tale riguardo le ultime notizie riportate dai media hanno incrementato l'atteggiamento sfavorevole nei confronti di Piqué da parte dell'opinione pubblica. È stato riferito di un incontro molto teso avvenuto nei giorni scorsi fra la ex coppia, in presenza degli avvocati, col difensore del Barça che si è detto contrario alla proposta della rockstar. Che dal canto suo ha prospettato di portare con sé a Miami i figli nati dall'unione, Sasha e Milan. E per compensare l'ex partner dell'allontanamento dei figli ha offerto una serie di benefit come cinque viaggi aerei annui in Florida, con sistemazione in prima classe, pagati da lei, oltre all'intero periodo estivo da trascorrere insieme tra padre e figli. Inoltre Shakira avrebbe proposto di versare a Piqué 2,5 milioni di euro per consentirgli di pagare parte delle pendenze giudiziarie. Niente da fare, il difensore del barça non ha accettato queste condizioni. E dietro il rifiuto vi è certamente la volontà, da parte di un padre, di non vedere allontanare così drasticamente i figli. Ma questa legittima posizione, in un bilanciamento tra ragioni e torti nell'arena dell'opinione pubblica, evidentemente non è sufficiente per compensare gli elementi che fanno propendere il giudizio in modo a lui sfavorevole. Contribuiscono certamente i dettagli dell'offerta di Shakira rifiutati dal calciatore, che in termini di valori economici suscitano un certo effetto. Ma c'è anche dell'altro. A partire da tutti gli aneddoti sui motivi della rottura fra i due, che fanno emergere una certa “irrequietezza” da parte di lui nell'intrecciare rapporti con altre donne. E qui non si tratta di fare i moralisti, ma piuttosto di capire che i meccanismi di reazione dell'opinione pubblica davanti a certi fatti sono abbastanza rudimentali: cioè mostrano una tendenza elementare a individuare una parte offendente e una parte lesa. Un buono e un cattivo. E purtroppo per Piqué, nella narrazione pubblica globale che della vicenda continua a essere fatta lui è la parte che viene tratteggiata in termini negativi.
Inoltre, uscendo dallo schema della rottura con Shakira e guardando alla figura pubblica di Gerard Piqué presa a sé, ci sono altri elementi che non gli stanno giovando. C'è infatti che nei mesi scorsi il centrale del Barça e della nazionale è stato al centro di polemiche di diverso tipo, in gran parte legate alla sua già vasta attività imprenditoriale come proprietario dell'impresa Kosmos (che fra le altre cose ha ridisegnato il format della Coppa Davis) e del FC Andorra, appena promosso nella Serie B spagnola. In particolare hanno inciso le rivelazioni fatte nei mesi scorsi dal sito d'investigazione El Confidencial a proposito dei rapporti un po' troppo prossimi fra Piqué e il presidente della federcalcio spagnola, Luís Rubiales, un tema del quale Calciomercato.com si è occupato a suo tempo.
Dunque per Piqué c'è da restaurare l'immagine personale, e anche in fretta. Altrimenti rischierà di udire le invocazioni a Shakira in tutti gli stadi che si troverà a visitare.
@Pippoevai