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    Pippo Russo: Onore al Genoa e ai suoi tifosi nel Campionato dei Tavolini

    Pippo Russo: Onore al Genoa e ai suoi tifosi nel Campionato dei Tavolini

    Ieri sera a Marassi, l’estasi e il dolore in una sola immagine. L’estasi era la curva genoana in festa dopo l’ennesima vittoria, a salutare la squadra dopo l’ultima partita in casa d’una stagione chiusa in crescendo, con risultati e prestazioni d’altissimo livello. E il dolore stava in quella stessa immagine, e veniva dal pensare che quella festa e la stagione del Genoa verranno quasi certamente mortificate dalla mancata concessione della licenza Uefa ai rossoblu. Un delitto contro la passione di una tifoseria, ma in generale contro il calcio e chi continua a amarlo nonostante tutto.

    Di quest’ultimo aspetto ho avuto testimonianza ieri sera, quando dopo la partita vinta 3-2 dalla squadra di Giampiero Gasperini contro l’Inter ho dato un’occhiata ai commenti sui social network. Quasi tutti scritti da tifosi di altre squadre, e indistintamente caratterizzati da ammirazione per la prestazione dei rossoblu. In particolare ho letto quelli di alcuni tifosi della Fiorentina, scritti nelle bacheche di gruppi Facebook. E più di uno portava un messaggio netto: “Il Genoa merita l’Europa League più di noi”. Proveniente dall’ambiente di una tifoseria tradizionalmente ostile a quella genoana, questa frase è il miglior riconoscimento che si potesse fare alla stagione del club genovese. Eppure tanta ammirazione potrebbe essere vanificata, così come i risultati di una stagione. Sarà soltanto un’illusione. Peggio: sarà un verdetto del campo. E la storia recente del calcio italiano c’insegna che ormai i verdetti del campo sono fra le cose più fragili che il calcio possa esprimere.

    Raccontano che ieri sera Enrico Preziosi se ne sia andato dallo stadio Luigi Ferraris subito dopo il fischio finale dell’arbitro Tagliavento. Magari aveva anche in animo di partecipare ai festeggiamenti per la vittoria, ma lo striscione di contestazione esposto dalla Gradinata Nord contro di lui a inizio serata l’ha dissuaso. Meglio così, anche perché lui avrebbe avuto poco da festeggiare. Forse nelle prossime settimane sapremo qualcosa di più sulla situazione economico-finanziaria del Genoa. Per adesso rimane un dato: per la seconda stagione consecutiva una squadra conquista l’Europa League sul campo ma il club se la vede negare a tavolino per mancato rispetto dei parametri richiesti per ottenere la Licenza Uefa. Il precedente lo conosciamo bene: è quello del Parma, che solo a nominarlo autorizza i tifosi genoani a fare ogni scongiuro. E il riferimento al club emiliano non dipende soltanto dal comune destino in materia di Licenza Uefa. Esso è d’obbligo se si guarda questo filmato (http://video.repubblica.it/sport/caso-parma-preziosi-manenti-non-mi-fido-qui-in-lega-non-lo-voglio-piu-vedere/194033/193030), che riporta l’intervento di Preziosi durante un’Assemblea di Lega tenuta nei giorni in cui a Parma aspettavano i famosi bonifici di Giampietro Manenti. Ogni secondo di questo filmato va centellinato, resistendo alla tentazione di dire in continuazione: “Da quale pulpito!”. L’uomo di Saronno e di Como, quello della valigetta coi soldi “per comprare Maldonado del Venezia”, pretende di “palettizzare” (sic!) l’attività dei club stabilendo quando e quanto si possa spendere. E col pagamento dei debiti, invece, come la mettiamo? Quel giorno Preziosi disse di non voler più vedere Manenti in Lega. Parole come boomerang, una per una.

    Purtroppo il boomerang non è solo per Preziosi. È l’intero calcio italiano a andare avanti mettendo in fila autogol. Perché il suo campionato continua a produrre verdetti che poi vengono ribaltati a tavolino. È quello il vero campo di gioco. Sul campo d’erba stiamo vedendo concludere un campionato irregolare. A cui ha partecipato un club in gravissima situazione di sofferenza economico-finanziaria, con un gruppo di giocatori che a un certo momento della stagione ha perso pezzi e per il quale il calcio giocato era l’ultimo dei pensieri. E adesso che quel club retrocede ma ancora non sa quale categoria farà nella prossima stagione, scopriamo che anche la corsa all’Europa League è falsata. Nel senso che comunque il verdetto del campo verrà corretto “in segreteria”, come direbbe Mourinho. Per l’ennesima volta, credibilità sottozero. E un’altra tifoseria rapinata della propria passione. Ma quando arriva il commissario in FIGC e Lega? 

    @pippoevai

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