Pippo Russo: 'Ridicolo l'acquisto di Martial'. Van Gaal vuole il divorzio?
Questione di aggettivi. Che a proposito del trasferimento di Anthony Martial dal Monaco al Manchester United sono stati utilizzati in abbondanza. I 50 milioni di euro pagati per un attaccante di 19 anni, che possono arrivare a 80 milioni allo scattare di tre classi di bonus in gran parte facilmente raggiungibili (LEGGI QUI), sono stati nei giorni scorsi definiti un prezzo "abnorme", o "lunare", o persino "scandaloso". L’ultimo in ordine di tempo è "ridicolo". Un termine pesante di per sé, ma che prende ulteriore gravità se si scopre chi l'ha pronunciato: Louis van Gaal, che incidentalmente è l’allenatore del Manchester United, cioè il club che quella ridicola cifra l'ha spesa.
Un'uscita "alla Bielsa", espressa da un allenatore che ancora una volta ha dimostrato d’intendere il ruolo di allenatore con un’ampiezza di raggio che nemmeno un amministratore delegato sognerebbe d'attribuirsi. In particolare, l’interventismo del tecnico olandese nelle questioni di calciomercato sta diventando ingombrante. Già il caso de Gea era stato un segnale in questo senso (LEGGI QUI), ma in quella circostanza il comportamento di van Gaal era stato in linea con quello del club. Soltanto un po' più inflessibile verso il portiere spagnolo. Invece stavolta l’esternazione del tecnico è stato un sonoro ceffone alla politica di mercato del club. Un gesto che sa di ricerca della rissa.
Del resto, quale manager definirebbe "ridicolous" un pesante investimento operato dall’azienda che lo paga? Nessuno, a parte van Gaal. Che ha esibito questa performance verbale nella serata di ieri, nel corso di un'iniziativa rivolta a un gruppo di abbonati. Una provocazione al cubo. A costoro il tecnico olandese ha fatto conoscere il proprio pensiero sull’acquisto dell'attaccante francese (LEGGI QUI).
E non si è fermato qui. Ha aggiunto che quella cifra spesa dimostra "che siamo in un mondo folle". Poi si è rivolto a Ryan Giggs, seduto al suo fianco a comporre un quadretto che sapeva d’investitura. E riprendendo l'oggetto della polemica ha detto: "Non ho comprato Martial per me, ma per il prossimo manager del Manchester United". E infine ci ha messo il carico da undici, con una battuta che non può non aver fatto imbufalire i suoi dirigenti: "Siamo entrati in una routine per cui pare che allo United un calciatore debba costare 10 milioni di sterline in più che a qualsiasi altro club". Un magnifico sputtanamento dei dirigenti. Che nella migliore delle ipotesi sono stati etichettati come ricchi scemi. E nella peggiore delle ipotesi sono stati accusati di pagare "programmaticamente" più del dovuto i rinforzi, per motivi noti soltanto a loro.
L’esternazione di van Gaal è molto pesante, e avviene nelle stesse ore in cui i media diffondono indiscrezioni sul malcontento che lo spogliatoio manifesta verso i suoi metodi. Giudicati addirittura "oppressivi" (LEGGI QUI).Un altro aggettivo di quelli tosti, in un contesto già isterico quando non siamo ancora a metà settembre. Pare che i più agguerriti contro l'allenatore siano i reduci della gestione Ferguson. Ma evidentemente il tecnico non ne è turbato più di tanto, se anziché curarsi di aggiustare il rapporto coi senatori va a rompere pure quello con gli ultimi arrivati e prende per imbecilli i dirigenti. Un uomo solo al comando che agisce come un kamikaze. Difficile pensare che non vi sia un metodo in questa follia, ma si tratta di capire a cosa miri l'allenatore. Se proprio vuol farsi cacciare, almeno lo dica chiaro. Potrebbe risparmiarsi delle figure non meno ridicole che il prezzo pagato per comprare Martial.
Pippo Russo
@pippoevai