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  • Pippo Russo: il calcio-spezzatino e il sabotaggio della domenica pomeriggio

    Pippo Russo: il calcio-spezzatino e il sabotaggio della domenica pomeriggio

    Un altro pomeriggio di domenica svuotato di calcio. Il penultimo turno dell’anno 2015 presenta una programmazione che all’orario canonico delle 15 piazza soltanto tre partite: Chievo-Atalanta, Empoli-Carpi e Milan-Verona. Tutto il resto è stato distribuito fra ieri e i due posticipi di oggi. Cara grazia che almeno ci abbiano risparmiato l’anticipo delle 12.30. Qualcuno in Lega deve essersi distratto, sarà già partita una lettera di richiamo verso il maldestro funzionario.

    Sui motivi di questo sbriciolamento di calendario (parlare di spezzatino sarebbe ormai eufemistico) non è dato sapere. Un’ipotesi è quella del turno di Coppa Italia che nel disinteresse generale (as usual) verrà celebrato la settimana che inizia domani. Giustificazione risibile. Perché in Coppa Italia, almeno fino a che non si arriva ai quarti di finale, tutte le squadre schierano le seconde linee. Comprese le squadre di categoria inferiore. E dunque un lasso di tempo troppo ravvicinato fra campionato e coppa sarebbe stato un ottimo pretesto per far scendere in campo le riserve. Così invece le seconde linee verranno mandate in campo per scelta, non per costrizione. Basta poco per cambiare un mondo intero, no?

    E comunque, prendiamo pure per buona la giustificazione del turno di Coppa Italia. La cui programmazione per questa settimana di dicembre era nota da mesi, e dunque avrebbe consentito una gestione più accorta del calendario di campionato, ma andiamo pure avanti. Consultando il tabellone di Coppa Italia si scopre che le gare in programma martedì sono Genoa-Alessandria e Inter-Cagliari. Dunque, dando retta alla giustificazione per cui bisogna tutelare i due club di serie A impegnati martedì, avrebbe un senso l’anticipo al sabato delle gare Genoa-Bologna e Udinese-Inter. Ma Sassuolo-Torino? E Palermo-Frosinone? A che pro sono state anticipate? Delle quattro squadre menzionate, tre sono state già eliminate dalla Coppa Italia mentre la quarta (il Torino), ha il suo impegno fissato per mercoledì.

    E poi, a completare lo sbriciolamento, ci sono le legittime esigenze dei due club che hanno giocato il turno di Europa League il giovedì: Napoli e Fiorentina. Che però, a dirla tutta, avrebbero avuto diritto di giocare lunedì e non domenica, come da sempre si è fatto in questi casi, e come è stato concesso alla Lazio che giocherà domani sera la sua gara contro la Sampdoria, Il loro abbordabilissimo turno di Coppa Italia contro le due ultime in classifica del campionato di A si sarebbe tranquillamente potuto disputare giovedì. E invece no, Napoli e Fiorentina devono giocare mercoledì. 

    Insensatezze assortite di calendari che dovrebbero tutelare entrambe le manifestazioni e invece non tutelano né l’una né l’altra. Mentre si fa largo una sgradevole sensazione: che il calcio alle 15 della domenica sia diventato un fastidio per molti. Meglio una partita per volta, e pochissime in contemporanea. Per favorire uno sfruttamento intensivo della singola gara i cui risultati sono tutti da dimostrare, e affermare una volta di più il potere delle tv a pagamento. Quanto alle sane abitudini del pubblico da stadio, che vadano a farsi benedire. Perché lo svuotamento degli stadi è ormai inevitabile, e la frammentazione del calendario ne è il motore principale. Che ci sia un interesse a spazzare via la ritualità domenicale del calcio è un fatto assodato. E allora che ce lo dicano esplicitamente. Ognuno ne trarrà le proprie conclusioni.
    @pippoevai

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