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    Pioli sbaglia la formazione, i giocatori il resto: il Milan perde ancora e sente il fiato dell'Inter sul collo

    Pioli sbaglia la formazione, i giocatori il resto: il Milan perde ancora e sente il fiato dell'Inter sul collo

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    L’unico rinnovo da festeggiare è il contratto di Pioli. Perché dopo quello dell’allenatore il Milan rinnova il dispiacere della sconfitta, perdendo 3-1 in casa contro il Sassuolo dopo il 4-3 della settimana scorsa a Firenze, senza rinnovare il vantaggio più importante sull’Inter, che ora si è avvicinata a meno uno. Giusto così, comunque, perché il Sassuolo merita ampiamente i tre punti, approfittando dei troppi errori del Milan, a cominciare da quelli di Pioli che rinuncia in partenza ai due titolari di centrocampo Tonali e Kessie, preferendo Bennacer e Bakayoko. Poi, però, ci sono gli errori ancora più gravi dei giocatori, compresi quelli dei titolarissimi Ibrahimovic e Leao che non inquadrano mai la porta, quelli degli aspiranti titolari come Florenzi che fa rimpiangere Calabria, e quelli del capitano Romagnoli che invece fa rimpiangere Tomori confermandosi più bravo a segnare che a non fa segnare, perché prima si fa precedere da Berardi nel gol del 3-1 e poi si fa espellere per un’entrata in ritardo su Defrel, lasciando così la squadra in dieci nell’ultimo quarto d’ora. Due sconfitte in otto giorni, a cavallo di una vittoria importante ma forse inutile contro l’Atletico Madrid, lasciano il segno in classifica e nel morale e quindi dovrà essere bravo Pioli a ricompattare l’ambiente. Mentre il suo collega Dionisi fa bene a festeggiare questo successo strameritato, anche perché il Sassuolo, che aveva già battuto la Juventus a Torino, stavolta è stato capace di passare dallo 0-1 al 3-1.

    BREVE ILLUSIONE - Il primo tempo del Milan è un’illusione che poi fa rima con delusione. A poco serve, infatti, il gol di testa di Romagnoli che devia alle spalle dell’incerto Consigli un cross da sinistra di Hernandez, su tocco corto di Diaz dal calcio d’angolo. E’ il 21’ e al primo tiro nello specchio della porta avversaria la squadra di Pioli sblocca una partita che sembra una facile passeggiata. Nel giro di appena 3’, però, il Sassuolo fa capire che non è così. Scamacca, centrale del tridente completato da Berardi a destra e Raspadori a sinistra, trova un corridoio libero al limite dell’area di rigore fa partire un destro che si infila nell’angolino alto alla sinistra del rientrante Maignan. Anche il Sassuolo, così, fa centro al primo tentativo, con la differenza che il suo gol è il frutto di un’azione.

    SASSUOLO PADRONE - A questo punto si attende la reazione del Milan che infatti cerca di sfruttare la velocità di Hernandez e Leao sulla sinistra, unica vera opzione di gioco, però, perché a destra Florenzi, che rileva l’infortunato Calabria, non si vede mai e neppure Saelemaekers riesce ad andare sul fondo. Ibrahimovic rimane così troppo isolato al centro e quando prova ad avvicinarsi a Consigli finisce sempre in fuorigioco, oppure di fa anticipare da Ferrari e compagni. Il risultato è un Milan che offre più fumo che arrosto, l’esatto contrario del Sassuolo, molto più concreto e incisivo anche perché Bakayoko e Bennacer al centro fanno rimpiangere i titolari Kessie e Tonali, mentre Leao ed Hernandez non chiudono mai gli spazi a Frattesi e Berardi.

    SORPASSO CON GOLLONZO - La prova della crescita del Sassuolo arriva con il più rocambolesco dei gol, che in realtà è un autogollonzo perché il gran tiro di Scamacca, dopo una respinta di Maignan, sbatte sull’incolpevole Kjaer e finisce in rete. Nemmeno il sorpasso subito sveglia il Milan che anzi rischia persino di incassare il terzo gol quando Raspadori costringe Maignan a una difficile deviazione. Quanto basta per capire che il 2-1 alla fine del primo tempo è il giusto premio per il Sassuolo, specchio fedele delle difficoltà del Milan, incapace di tirare in porta dopo il gol del vantaggio di Romagnoli.

    ASPETTANDO MESSIAS - Pioli capisce che occorre cambiare marcia e dopo l’intervallo toglie l’invisibile Bakayoko e l’opaco Diaz per inserire Kessie e Messias, confidando nel momento felice del brasiliano, dopo il suo gol contro l’’Atletico Madrid. Al di là dei singoli, il Milan dà l’impressione di avere un’altra carica. Quando avrebbe l’occasione per pareggiare, però, dopo una sua classica accelerazione Leao conferma i propri gravi limiti in fase conclusiva. E siccome il Sassuolo non si accontenta di difendere il vantaggio, Pioli si decide a inserire Tonali al posto di Bennacer, facendo così indirettamente capire di avere sbagliato a rinunciare in partenza ai due centrocampisti titolari

    BERARDI DA 10 - Non sempre, però, riescono le rimonte, specialmente se si sbagliano troppi passaggi e troppi tiri in porta anche con lo specialista Ibrahimovic, oltre che con i vari Saelemaekers, Leao e Tonali. E allora non bisogna meravigliarsi se il Sassuolo affonda i colpi nelle incertezze anche difensive del Milan. Non a caso è Berardi a punire ancora una volta la squadra di Pioli con il suo decimo gol ai rossoneri, dopo avere già provocato l’esonero di Allegri. Stavolta l’esterno di Dionisi salta facilmente l’incerto Romagnoli che tra l’altro scivola e firma il 3-1 con un diagonale che passa tra le gambe di Maignan.

    E MILAN IN 10 - L’inserimento di Pellegri al posto del deludente Florenzi sembra la classica mossa della disperazione di Pioli che salta in panchina quando Messias trova finalmente la porta, ma si vede respingere il tiro dalla prima vera parata di Consigli. Anche questa, però, è un’illusione, perché subito dopo Romagnoli conferma i suoi gravi limiti arrivando in ritardo sulle gambe del nuovo entrato Defrel lanciato da solo verso la porta. Cartellino rosso inevitabile e Milan in dieci nell’ultimo quarto d’ora con Kalulu al posto di Saelemaekers. Con un uomo in meno e un Sassuolo così c’è persino il rischio di subire il quarto gol. Quattro, invece, sono soltanto gli inutili minuti di recupero, mentre quattro non sono più i punti di vantaggio sull’Inter che ora, a meno uno, soffia sul collo de Milan, sognando un nuovo sorpasso come l’anno scorso.


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    IL TABELLINO

    Milan-Sassuolo. 1-3  (primo tempo 1-2)


    Marcatori: 22' pt Romagnoli (Mil), 24' Scamacca (Sas), 32' aut Kjaer (Mil), 20' st Berardi (Sas)

    Assist: 22' pt Hernandez (Mil), 20' st Raspadori (Sas)

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (dal 22' st Pellegri), Kjær, Romagnoli, Hernández; Bennacer (dal 15' st Tonali), Bakayoko (dal 1' st Kessie); Saelemaekers (dal 35' st Kalulu), Díaz (dal 1' st Messias), Leão; Ibrahimović. A disp.: Mirante, Tătăruşanu; Ballo-Touré, Conti, Gabbia, Kalulu; Kessie, Krunić, Messias, Tonali; Maldini, Pellegri. All.: Pioli.

    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Müldür, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Matheus (dal 35' st Toljan), Frattesi (dal 35' st Harroui); Berardi (dall'35 st Traore), Maxime Lopez, Raspadori (dal 43' Chiriches); Scamacca (dal 13' st Defrel). A disp.: Pegolo, Satalino; Chiricheș, Peluso, Rogério, Toljan; Harroui, Magnanelli, Traorè; Defrel. All.: Dionisi.


    Ammoniti: 27' pt Maxime Lopez (Sas), 38' pt Raspadori (Sas), 7' st Bennacer (Mil), 9' st Hernandez (Mil), 25' st Tonali (Mil), 27' st Kjaer (Mil)

    Espulso: 31' st Romagnoli (Mil)

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