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    Pioli: 'Potrei rimanere al Milan per sempre. Ibrahimovic non è un peso. Sul contratto di Kessie e lo scudetto...'

    Pioli: 'Potrei rimanere al Milan per sempre. Ibrahimovic non è un peso. Sul contratto di Kessie e lo scudetto...'

    Stefano Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto questa mattina a Radio anch'io sport su Rai Radio Uno. Tanti gli argomenti trattati, a partire dal successo nel derby: "Non abbiamo mai smesso di crederci. E' stata una partita più equilibrata di quello che si dice, lo raccontano anche i numeri del match. Siamo stati bravi a restare dentro alla partita. E' importante creare un rapporto di fiducia tra allenatore e giocatori, solo così si può tirare fuori il massimo"

    ARBITRI -  "E' l'arbitro che decide come interpretare la partita, sono poi i giocatori che devono abituarsi. Siamo tornati in Champions e in Europa certi falli non vengono fischiati. Sono favorevole a questo modo di arbitrare, i mezzi falli non vanno fischiati. Il gioco con troppe interruzioni non va bene". 

    DATI - "Abbiamo degli algoritmi che ci fanno capire l'efficienza fisica e tecnica dei giocatori durante la partita. Ovviamente l'occhio dell'allenatore è ancora fondamentale, ma questi dati ci aiutano a fare meglio il nostro lavoro. E' certamente un valore aggiunto per noi. Quando ho iniziato ad allenare avevo solo due collaboratori, ora ne ho 12. Le cose sono cambiate". 

    MAIGNAN -  "Non mi ha sorpreso. Lo abbiamo affrontato con il Lille e lì ci ha colpito molto. Lo abbiamo fatto seguire dai nostri scout. E' un portiere molto forte, curioso, è un nazionale francese, è un giocatore di alto livello".

    PROSSIMI IMPEGNI -  "Dobbiamo dimostrare di essere una squadra matura. La vittoria nel derby ci deve dare entusiasmo. Tutte le partite in Italia sono difficili, soprattutto nel girone di ritorno. Domenica avremo la Samp che ha vinto bene contro il Sassuolo, servirà una grande prestazione. Ora però pensiamo alla Coppa Italia, alla Lazio". 

    ALTI E BASSI - "Avere continuità ti aiuta a restare in alto. Non bisogna dimenticare però il percorso che stiamo facendo. Se siamo in questa posizione in classifica, vuol dire che non abbiamo avuto grandi alti e bassi. Giochiamo un calcio propositivo. Contro la Juve non abbiamo rischiato niente e abbiamo provato a vincerla". 

    INFORTUNI - "Non ne abbiamo subiti di più della altre, ma li abbiamo subiti tutti insieme ad inizio novembre. Una situazione che abbiamo pagato".

    IBRAHIMOVIC - "La stagione è ancora lunga. Purtroppo ora è fermo, ma rimane un grande giocatore e una risorsa importante per noi. Sta facendo di tutto per tornare in campo. Per noi non sarà mai un peso, ma una risorsa importante. Ha fatto crescere tanto la squadra". 

    KESSIE - "Può giocare in tanti ruoli. Sabato l'ho messo sulla trequarti per limitare Brozovic. In fase difensiva ha fatto bene, mentre in quella offensiva non abbiamo avuto una manovra fluida. Diaz è entrato bene, serviva più brillantezza e ce l'ha data. Kessie è un professionista, vedremo poi cosa succederà a livello contrattuale". 

    FUTURO AL MILAN - "Al Milan mi sento bene, ho un grande rapporto con il club. Potrei rimanere al Milan per sempre, poi so che il calcio è pieno di imprevisti e dinamiche, ma qui sto veramente bene". 

    ESULTANZA AL GOL DI GIROUD - "Mi sono rivisto e ci ho messo un po' per arrivare ai miei giocatori. L'importante è essere arrivato. Sono una persona molto emozionale, vivo in tutto e per tutto con i miei giocatori, era giusto andare a festeggiare con loro". 

    CORSA SCUDETTO -  "Mancano ancora dei recuperi, quindi la classifica va ancora aggiornata. Tutte le prime 5 squadre della classifica sono in lotta per tutto, compreso lo scudetto, oltre che un piazzamento in Champions. Ci sono ancora tante partite. Inter e Juve per me sono le squadre più forti del campionato". 

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