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    Pioli perfetto per la marmellata Inter: porterebbe buon senso in un club folle

    Pioli perfetto per la marmellata Inter: porterebbe buon senso in un club folle

    • Stefano Agresti
    L’Inter - e lo riconoscono con un misto di orgoglio e di inquietudine gli stessi tifosi nerazzurri - è folle nell’anima. Lo dice l’inno stesso: “Pazza Inter, amala”. La versione orientale del club, però, sta andando oltre ogni immaginazione: proprietà a maggioranza cinese senza esperienze nel calcio europeo, presidente indonesiano incompetente di questo sport, management italo-argentino con grandi conoscenze tecniche e scarso potere, ascoltatissimo consigliere d’origine iraniana che pensa molto agli affari suoi. Nell’ordine: Suning, Thohir, il gruppo Zanetti-Ausilio-Gardini, Kia. Avete mai visto una marmellata del genere? 

    (ENGLISH VERSION)

    Tutto questo caos interno ha determinato la grottesca vicenda de Boer, scelto da Thohir chissà perché, abbandonato a se stesso, travolto dalla scarsa conoscenza del nostro calcio e dalla solitudine. Lui alla fine ne è uscito da signore, l’Inter con una figuraccia mondiale. Ma evidentemente a qualcuno, all’interno del club, tutto questo non basta. E pensa a nomi originali per rimpiazzarlo: da Marcelino al Tata Martino, fino a Vitor Pereira. Gente che del calcio italiano non sa nulla e rischierebbe un’altra catastrofe in stile de Boer. Follie da aggiungere a follie.

    La componente italo-argentina dell’Inter spinge invece per Stefano Pioli, un nome che non accende la fantasia delle masse (non ha mai allenato grandi club), non ha un grande impatto mediatico (ha sempre lavorato poco sull’immagine, preferendo il campo), non è conosciuto dai cinesi (e soprattutto non procura guadagni ai loro consiglieri). Eppure per noi non esiste un allenatore migliore di lui per prendere in mano l’Inter in questo momento.

    Pioli conosce il calcio italiano, il campo, i giocatori. E l’Inter di giocatori ne ha, anche di ottimo livello: basterebbe metterli ognuno al proprio posto, senza inventarsi alcunché, per ottenere risultati migliori di questi. Sarebbe sufficiente, insomma, fare scelte tecniche normali, stabilire rapporti normali, creare situazioni normali nello spogliatoio. Un normalizzatore, o meglio un uomo di buon senso: ecco quello che serve oggi all’Inter. E nessuno tra i tecnici sul mercato è più adatto di Pioli. Il quale, per chi lo avesse dimenticato, appena due anni fa ha portato la Lazio a un passo dal secondo posto, finendo poi al terzo, e che ha fatto esprimere a quella sua squadra un ottimo calcio.

    Sì, Pioli è l’uomo giusto per l’Inter cinese. Per questo non lo vogliono.

    @steagresti
     

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