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Pioli: 'Orgoglioso dei miei giocatori: sono tanta roba, mi emozionano perché non mollano mai. Chissà con San Siro pieno...'
SULL'OTTIMO LAVORO - "Non voglio passare per quello sempre modesto e umile: è chiaro che ci ho messo del mio, io e lo staff abbiamo creato un metodo di lavoro preciso, dove cerchiamo di curare tutto, ma è in tutto l'ambiente che abbiamo lavorato. Ci abbiamo creduto sempre, soprattutto nei momenti difficili, quando dall'esterno non c'era questa fiducia. Ho creduto nei miei giocatori, il club ci ha sostenuto e protetto. Si è creato un ambiente dove è bello andare tutti i giorni a lavorare, stare insieme e migliorare".
SULL'ETA' MEDIA - "Siamo tra i più giovani d'Europa. Dall'esterno forse non si ha la giusta percezione dei ragazzi che sto allenando: sono molto giovani, ma molto responsabili. E' bello vederli arrivare a Milanello con la disponibilità a mettere insieme un nuovo giorno di lavoro, non c'è bisogno di richiamare o stimolare nessuno. Hanno grande ambizione e voglia, sono orgoglioso. Per me i miei giocatori son tanta roba. Ovviamente sono aiutati da personalità forti che sono nello spogliatoio".
SULLA MUSICA - "Ha tanta importanza. Nel mio ufficio, quando arrivo, è mettere la musica. Musica vuol dire felicità, serenità, mi mette di buon umore. Mi piacciono anche le canzoni che mettono i ragazzi in palestra, anche se diverse dai miei gusti. Mi piace la musica italiana, i cantautori, ma anche Ligabue, Jovanotti, i Negramaro e i Pinguini Tattici Nucleari. Il reggaeton? Io scelgo la musica dalle 8.30 alle 10, quando loro non ci sono, poi lascio spazio ai giocatori (ride, ndr)".
SUL SUO LAVORO - "Mi emoziono quando vedo i miei giocatori dare il massimo per raggiungere un obiettivo, superare i nostri limiti. Mi emoziona la voglia di esserci sempre e non mollare mai, quando si incitano. E' bello gioire dei risultati positivi, lavoriamo per avere soddisfazioni e raggiungere traguardi. Quando vedo che c'è questo senso di appartenenza e voglia di stringere i denti è bello, significa che abbiamo un'idea di ciò che vogliamo fare e abbiamo passione. Che è ciò che fa la differenza. Mi emoziona vedere questi ragazzi che ci danno dentro".
SULL'ASSENZA DI PUBBLICO - "Ci stiamo perdendo delle emozioni fantastiche. Pensare ai nostri risultati, a certe partite e ai nostri tifosi... Ci hanno sostenuto anche e soprattutto quando le cose non erano così positive, con calore e passione. Bastava poco per sentire il loro calore, posso solo immaginare cosa sarebbe San Siro con i nostri tifosi... Ci stiamo perdendo tanto, avrebbe un significato particolare. Vinceremmo la pandemia e vivremmo il vero calcio".