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Pioli, la vera rivoluzione è Kessié: ora il Milan sfreccia a sinistra. E Rebic...
FRANCK LIBERA THEO E CALHA - Pioli, infatti, ha invertito la posizione delle mezzali: Paquetà a destra, l'ex Atalanta a sinistra. L'obiettivo, riuscito perfettamente, era quello di proteggere Theo Hernandez e dare libertà a Calhanoglu. Mossa indovinata: il terzino francese era costantemente proteso in avanti, sganciato da una catena difensiva che gli consentiva di spingere a piacimento. Dotato di qualità e forza fisica, Hernandez è apparso un rullo instancabile sulla sinistra. La stessa dove, in fase offensiva, si aggirava Hakan Calhanoglu. Affidate a Kessié le incombenze tattiche della mezzala, il turco ha potuto concentrarsi unicamente sulla fase offensiva, riassaporando il ruolo in cui, col Bayer Leverkusen, aveva lasciato ottime impressioni. E i numeri non mentono: cinque tiri, quattro occasioni da rete e un gol.
SORRIDE REBIC - La nuova arma del Milan, dunque, è la fascia sinistra. A sorridere è allora anche Ante Rebic, tenuto in letargo da Marco Giampaolo e schierato da Pioli solamente nel finale di gara. Il croato, su quella fascia, può rivelarsi una spina nel fianco delle difese avversarie, grazie al piede educato e a un fisico possente. Elementi che lo rendono un esterno potente, abile nell'andare sul fondo e crossare, ma anche rientrare sul destro. Magari per quel Krzyzstof Piatek ritrovato. Pioli ci pensa, studia il suo Milan e pensa al vestito migliore. Intanto, i primi accorgimenti danno i loro frutti: Franck Kessié è ancora una volta fondamentale.