Calciomercato.com

  • Pioli innovatore: Milan a Dortmund per vincere, ma anche il pareggio sarebbe un buon risultato

    Pioli innovatore: Milan a Dortmund per vincere, ma anche il pareggio sarebbe un buon risultato

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Quando ho letto che Stefano Pioli, nel fortilizio di Milanello, per abituare i suoi  calciatori alla pressione e all’ambiente che questa sera troveranno a Dortmund, ha riprodotto il tifo del “muro giallo”, ho avuto una doppia reazione di compiacimento. Primo, perché significa che il Milan ci crede a tal punto da non trascurare neppure un dettaglio di grande importanza. Secondo, perché ho pensato a Pioli come ad un innovatore quando nel calcio tutto sembra scoperto e manifesto.

    Ora, non sarà questo particolare a regalare al Milan una grande prestazione e, magari, un buon risultato. Tuttavia sono convinto che se un tecnico si preoccupa anche di questo significa che la partita l’ha preparata benissimo. 

    Ascolta "Pioli innovatore, il Milan a Dortmund per vincere: ma anche il pareggio sarebbe un buon risultato" su Spreaker.

    Tanto per essere chiari: tecnicamente, fisicamente e agonisticamente, il Milan non è più forte del Borussia, ma sono convinto che tatticamente il Milan sia squadra almeno quanto lo sono i tedeschi che, per essere precisi, non hanno esattamente una fulgida tradizione in materia. Loro vanno, a volte ti attaccano a testa bassa, in altre perdono l’equilibrio. Non è certo un invito a giocare di rimessa o ripartenza, però sono del tutto persuaso che le accelerate di Leao (e non solo quelle) gli possano fare male. 

    Parlando in maniera pragmatica, anche se Pioli non firmerebbe mai per il pari, devo ammettere che non sarebbe un cattivo risultato. Dando per scontato (scontato?) che il Paris Saint Germain batta il Newcastle, tornare imbattuti dalla Germania avrebbe un suo significato. Chiaro che non aver superato gli inglesi complica molto la qualificazione, chiaro anche che questa sera il Milan non parta battuto. Insomma, sono molto più possibilista oggi di quanto non lo fossi prima del derby.    

    Altre Notizie