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Pioli è già nella storia del Milan: l'indicazione sulla clausola per legarsi ancora insieme
MEGLIO DI ANCELOTTI - Padrone del proprio destino in Champions League (basta il pari col Salisburgo), è però in campionato dal momento del suo insediamento che Pioli ha certificato il proprio capolavoro. Con 74 vittorie in 118 partite è infatti il secondo allenatore per percentuale di vittorie all'attivo nella storia del club. Solo Lajos Czeizler con il 64% ha fatto meglio, mentre al 58%, 57% e 56% rispettivamente si sono fermati allenatori come Ancelotti, Bela Gutmann e Allegri.
SI AL RINNOVO, L'INDICAZIONE - Prestazioni che, inevitabilmente, incidono anche nella considerazione che ha la società di lui e sul suo futuro. Perché Pioli ha iniziato la stagione in scadenza di contratto al 30 giugno 2023, ma nel suo accordo è anche presente una clausola di rinnovo automatico esercitabile dalla società. I rapporti fra le parti sono ottimi, c'è fiducia reciproca e con essa anche la volontà di proseguire ancora insieme. Secondo quanto appreso da Calciomercato.com non c'è però fretta di esercitare quel diritto e anzi, la volontà del club è quella di sedersi attorno a un tavolo e trattare bilateralmente con l'allenatore. Senza fretta, perché questo Milan è rinato e tornato una macchina lanciata anche e soprattutto grazie a Pioli, e tutti sono consapevoli che sarebbe un delitto fermarla.