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Pioli-Candreva: lite per una fascia da capitano. Ora all'Inter che succede?
Ad Antonio Candreva non è ancora andata giù e anche poche settimane fa, a settembre, lo ha ricordato: "Ci tenevo alla fascia di capitano, me la meritavo. Ma Pioli mi ha deluso. Anche se comunque c'erano tante persone arrivate prima di me, pensavo di meritarmela. Poi però hanno scelto Lucas Biglia. Non voglio fare polemica, magari il mister pensava di fare una scelta giusta per il gruppo ed il gruppo l'ha presa bene. Pioli non mi ha mai dato spiegazioni e a quel punto gli ho detto che non ero pronto per fare il vicecapitano. Ci sono rimasto male, ma probabilmente non è stata una scelta del mister, non lo so...".
DUE STAGIONI FRA ALTI E BASSI - 2014-15 e 2015-16, fino all'esonero di Pioli del 3 aprile: quasi due stagioni di convivenza alla Lazio, fra l'allenatore parmigiano, classe 1965, e l'esterno romano, classe 1987. Due stagioni fra amore e 'odio' e fra alti e bassi: con Pioli in panchina, Candreva ha vissuto quella che probabilmente è stata la sua miglior stagione, 2014-15. Trentotto presenze, undici gol e un contributo decisivo al raggiungimento del terzo posto in classifica. La stagione successiva però è di tutt'altro segno: la squadra va male, fino all'esonero di Pioli. E nel contesto dell'annata disgraziata si inserisce il caso della fascia da capitano.
NIENTE FASCIA - Immaginate le montagne russe. In alto, poi in basso, poi ancora in alto. Il rapporto tra Pioli e Antonio Candreva può essere sintetizzato così, un andirivieni di alti e bassi, tensioni sotterranee e ambizioni frustrate. Immaginate l'ombra proiettata dalle montagne russe: un rapporto ombroso, a volte anche rabbioso. Il mister che ha saputo regalare il terzo posto alla Lazio di Lotito ha saputo creare un gruppo meraviglioso, che ascolta i suoi dettami e canta l'inno a centrocampo. Ma in ritiro, già in ritiro, prima che inizi la seconda stagione, qualcosa fa crack tra i senatori e il mister.
Capitan Mauri è più out che dentro il progetto tecnico, l'altro papabile Radu è considerato quasi una seconda scelta. E la vicenda fascia da capitano agita le notti estive. Candreva vuole la fascia, vuole diventare un punto di riferimento a Formello, vorrebbe essere l'idolo indiscusso della squadra, adorato dai tifosi, al centro del progetto. La fascia sarebbe il giusto coronamento della sua crescita fino alla Nazionale, la contrapposizione mitica e romana con l'altro grande capitano di sponda giallorossa, Francesco Totti. Ma Pioli e la società non la pensano così. I loro pensieri, invece, sono agitati dal rinnovo di Biglia. Il centrocampista argentino è fondamentale nei progetti di Pioli, incarna il suo ideale di gioco. Gli offre la fascia, ha il carisma e l'esperienza giusta, sull'altare di un possibile rinnovo. Pioli passa sopra i senatori, passa sopra Radu, Lulic, passa sopra le ambizioni di Antonio Candreva. Da quel momento in poi, i momenti bassi superano quelli alti, e il rapporto Pioli-Candreva, che comunque non era mai stato idilliaco anche nei momenti migliori della squadra, si romperà del tutto.
E ORA ALL'INTER? - Ora Pioli è in pole position per la panchina dell'Inter, con tutta probabilità per fare da traghettatore fino al termine della stagione. Candreva, voluto da Mancini e passato attraverso la bufera de Boer, come lo accoglierebbe?