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Pioli, basta esperimenti e brutte figure con le big: col Milan servono certezze
LE COLPE DI PIOLI - Juventus, Roma e anche la Lazio nei quarti di Coppa Italia, sono riusciti a strappare una vittoria contro la formazione allenata da Stefano Pioli che, tuttavia, può definirisi colpevole in tutte e tre le gare. Allo Stadium contro la Juventus Pioli provò per la prima volta la difesa a tre con Medel in mezzo a Murillo e Miranda. Una mossa che mise spesso in crisi la manovra offensiva a centrocampo e che non pagò, dato l'1-0 finale firmata da un bolide di Cuadrado. A San Siro contro la Roma, Pioli provò la mossa del doppio trequartista, abbinata alla difesa a tre. Di fatto regalò le chiavi del centrocampo a Spalletti annullando contemporanemanete Perisic e Candreva e lasciano spazio ai contropiedi di Nainggolan. Infine in coppa, contro la Lazio, Pioli scelse di lasciare in panchina Mauro Icardi preferendogli Rodrigo Palacio, completamente estraneo alla manovra compromessa poi dall'espulsione di Joao Miranda.
BASTA ESPERIMENTI, SERVONO CERTEZZE - La storia insegna che gli esprimenti con questa rosa non pagana. Anche la scelta di rilanciare Brozovic contro la Sampdoria e di riportare Medel a centrocampo contro il Crotone ne sono un esempio concreto. Pioli contro il Milan avrà a disposizione l'intera rosa e allora potrà, finalmente, ridare a questa squadra le certezze a cui sa e deve aggrapparsi. Il 4-2-3-1 deve essere il modulo ufficiale, con Miranda e Medel in difesa, Gagliardini e Kondogbia a protezione e il trittico Perisic, Banega, Candreva alle spalle di Icardi. Con questa squadra l'Inter può giocarsela contro chiunque, peccato Pioli non l'abbia scoperto prima.