Pordenone da favola e pioggia di penalizzazioni: Serie C a due anime
SITUAZIONI DELICATE - Come annunciato diversi giorni fa, Santarcangelo, Matera, Fidelis Andria (1 punto), Arezzo (2 punti) e Akragas (3 punti) sono stati sanzionati per aver violato delle norme del CO.VI.SO.C ovvero la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche il cui compito principale è, appunto, quello di monitorare e controllare con costanza le condizioni economiche dei club professionistici. Queste penalizzazioni assumono un carattere ancor più preoccupante se contestualizzate in un campionato che ha già visto saltare il banco a Modena; non solo, perché la stessa dirigenza dell'Akragas, che in estate era tra le società a rischio esclusione per i problemi di bilancio, sta trattando proprio in queste ore la cessione del pacchetto di maggioranza di un club che ha terribilmente bisogno di ingresso di liquidità. Anche tra le società non penalizzate, però, c'è chi non se la passa meglio: su tutte il Vicenza. Anche in questo caso i vertici del club stanno trattando, da diversi mesi, la cessione del pacchetto di maggioranza con Boreas Capital, nella speranza di riuscire a rimettere in sesto i conti, che nell'ultimo Cda si sono rivelati disastrosi (quasi 14 milioni di debito).
CAMBIO DI ROTTA - Quello che si rivela sempre più necessario, guardando a quest'anno ma non solo, è un cambio di rotta importante nel modello della Serie C, che è evidentemente non sostenibile per le società. Sono troppi i casi di club che, per una ragione o per l'altra, sono costretti ad alzare bandiera bianca dal punto di vista economico; la crescita del nostro calcio passa anche per una rifondazione delle basi su cui poggia e non si possono continuare ad ignorare le problematiche di un campionato importante che negli ultimi anni ha evidenziato situazioni inaccettabili per un movimento professionistico. In una stagione in cui è già fallito il Modena, ce ne sono altrettante sul ciglio del burrone. Parlare di mosche bianche non è più possibile e il problema non possono essere solo i club. Intanto la speranza resta quella di non perdere altri pezzi pregiati di un calcio che continua a sprofondare nelle sabbie mobili invece di spiccare il volo.
GIRONE A - Chiusa la parentesi legate alle vicende extra campo, si può tornare a parlare di campionato. Il risultato più importante di giornata è quello che ha visto il Livorno incappare nella prima sconfitta stagionale sul campo di un Pisa sempre più proiettato verso i vertici del campionato. Gli amaranto, che mantengono comunque la vetta della classifica, hanno perso di misura sul campo dei nerazzurri e hanno visto tutte le principali rivali accorciare. Anche la Robur Siena, infatti, ha vinto il suo match, contro l'Arezzo, restando a -1 dal Pisa secondo. Nella parte bassa della classifica bisogna registrare l'ennesima sconfitta dell'Alessandria che, nonostante il cambio di allenatore, continua a sprofondare. I piemontesi restano al terzultimo posto, con l'incubo della retrocessione che si fa sempre più presente.
Risultati: Arzachena-Pistoiese 1-1, Carrarese-Pontedera 4-1, Gavorrano-Pro Piacenza 0-1, Lucchese-Giana Erminio 0-3, Piacenza-Alessandria 3-2, Pisa-Livorno 1-0, Prato-Olbia 1-0, Robur Siena-Arezzo 1-0, Viterbese-Cuneo 3-0. Riposa: Monza.
Classifica: Livorno 36 punti; Pisa 31; Robur Siena 30; Viterbese 27; Lucchese, Carrarese e Olbia 23; Arzachena, Monza e Piacenza 21; Giana Erminio e Pistoiese 20; Arezzo 19; Pontedera 16; Pro Piacenza 14; Cuneo 13; Alessandria 12; Prato 11; Gavorrano 10.
GIRONE B - Il Padova continua la sua fuga e rimonta lo svantaggio iniziale sul campo dell'Albinoleffe trovando altri tre punti d'oro che permettono alla capolista di allungare sul Renate, caduto a sorpresa contro il Ravenna. E proprio i romagnoli, grazie a questo successo si rilanciano in vista della lotta alla salvezza che, dopo l'esclusione del Modena, si preannuncia ancora più serrata e combattuta. Anche il Girone B, che aveva vissuto di grandi incertezza fino alla fuga del Padova, ha visto stabilirsi in modo sempre più chiaro le gerarchie che, con ogni probabilità, si manterrano tali fino alla fine di un campionato sicuramente combattuto, ma nel quale, a tenere banco, sarà più la lotta salvezza rispetto a quella per il primo posto.
FAVOLA PORDENONE - Il Pordenone vince 3-2 il suo match di campionato contro il Vicenza e resta stabile ai piani alti della classifica, ma il risultato da incorniciare non è certo la vittoria contro i biancorossi. Nella partita di Coppa Italia contro il Cagliari, infatti, i friulani hanno strappato il biglietto per gli ottavi di finale. Vittoria storica che permetterà alla squadra di giocare una partita dal fascino incredibile, contro l'Inter a San Siro. Il Pordenone è la nuova Cenerentola del calcio italiano che, però, non ha atteso la magia di una fatina per consacrarsi, ma si è costruita da sola grazie ad un progetto serio e alla competenza di una dirigenza di spessore assoluto: i friulani, infatti, hanno dedicato grande impegno alla cura delle infrastrutture (pratica non certo diffusa in un campionato come quello di Serie C), realizzando un centro d'allenamento di primo livello che ha permesso anche alle giovanili di rilanciarsi nonostante la fortissima concorrenza dell'Udinese che da anni regna incontrastato in Friuli. Oltre a questo c'è una grande programmazione societaria per un club non vuole lasciare nulla al caso e che si è, meritatamente, conquistato la possibilità di sfilare alla Scala del Calcio per quella sarà una partita dall'esito tutt'altro che scontato. Nel mare di difficoltà in cui viaggiano tante squadre di Serie C esistono anche realtà virtuose come quella di Pordenone, da cui molti club, anche in categorie superiori, dovrebbero prendere esempio.
Risultati: Mestre-Fano 1-1, Pordenone-Vicenza 3-2, Albinoleffe-Padova 1-2, Bassano-Reggiana 0-1, Ravenna-Renate 1-0, Santarcangelo-Feralpisalò 1-2, Triestina-Gubbio 3-1, Teramo-Sambenedettese 0-2 . Riposano: Fermana e Sudtirol.
Classifica: Padova 32 punti; Renate 26; Albinoleffe, Sambenedettese e Pordenone 24; Feralpisalò 23; Mestre, Triestina 21; Südtirol 20; Bassano e Reggiana 19; Fermana 18; Vicenza 16; Gubbio e Teramo 15; Ravenna 13; Santarcangelo 10; Fano 6. Modena escluso dal campionato
GIRONE C - A meno di una settimana dal big match tra Catania e Trapani, rispettivamente seconda e terza forza del campionato, esplode la bomba sull'arbitro del match, il signor Prontera di Bologna, originario del Salento. Una scelta che ha sorpreso le alte sfere del Catania vista la lotta serrata in classifica proprio con il Lecce. Con una vittoria nel prossimo turno, infatti, gli etnei potrebbero agguantare la vetta della classifica visto che il Lecce riposerà. Gli uomini di Liverani nella 16ª di campionato non sono andati oltre lo 0-0 nella sfida contro il Racing Fondi e hanno visto il Catania avvicinarsi ancora e rosicchiare due punti importanti. La lotta per la testa del Girone è già entrata nel vivo, con polemiche riguardanti l'arbitro annesse, e sta regalando un pizzico di magia a quello che si sta confermando come il girone più interessante e combattuto di tutto il campionato. In attesa del big match, intanto, resta da segnalare anche la crisi del Monopoli, mattatore assoluto della prima parte di campionato, che cade anche con la Juve Stabia e scivola a -15 dal primo posto che ha detenuto per diverse giornate all'inizio della stagione. Una crisi preventivabile dalla quale, però, il club pugliese dovrà uscire al più presto per non rinunciare fin da ora a tutti i sogni di grandezza che avevano connotato l'avvio di campionato.
Risultati: Casertana-Rende 0-0, Catania-Akragas 2-0, Cosenza-Sicula Leonzio 0-0, Fidelis Andria-Trapani 0-1, Matera-Virtus Francavilla 2-1, Monopoli-Juve Stabia 0-2, Racing Fondi-Lecce 0-0, Reggina-Bisceglie 0-0, Siracusa-Catanzaro 2-1. Riposa: Paganese.
Classifica: Lecce 37 punti; Catania 34; Trapani 31; Siracusa 26; Rende 24; Monopoli e Virtus Francavilla 22; Matera(-1) 21; Bisceglie e Juve Stabia 20; Catanzaro* e Reggina 18; Cosenza 16; Racing Fondi e Sicula Leonzio* 15; Casertana 14; Fidelis Andria 13; Paganese 11; Akragas 9. * = 1 partita in meno