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  • Pierpaolo Marino: 'Pjanic? Io aborro le clausole rescissorie'

    Pierpaolo Marino: 'Pjanic? Io aborro le clausole rescissorie'

    Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo di Roma, Napoli, Udinese e Atalanta, è intervenuto sui 92.7 di TeleRadioStereo per parlare della grande vittoria dell'Italia sulla Spagna e per commentare il mercato della Roma. Queste le sue parole:

    "L'Italia è una Nazionale che si trasforma nelle grandi competizioni mondiali. Non era facile aspettarsi una squadra così forte ma sapevamo che Conte avrebbe portato una nazionale unita e compatta. La Federazione ha scelto un grande allenatore, lo ha sempre fatto tranne nel caso di Bearzot che è stato il miglior selezionatore. Il mese di tempo di preparazione all'Europeo è servito a Conte per cementare il rapporto con il gruppo, tra i giocatori. E' uno dei tecnici che ti dà il 30% in più, non come altri e, per esempio, cito Hodgson che ti danno il 30% in meno. Tra allenatori come Conte e Hodgson c'è una forbice del 60%, all'inglese non farei guidare neanche la terza macchina di casa mia. Antonio è riuscito a creare un gruppo di amici e undici amici vincono più di undici fuoriclasse. Indubbiamente poi ci vuole qualche elemento di qualità superiore e non ci dimentichiamo che quest'Italia ha Buffon, Bonucci, Barzagli, De Rossi. Giocatori di un livello altissimo. Se intorno ai punti fermi gli altri girano in maniera perfetta si va a creare una chimica particolare, un'alchimia che può portare a risultati sulla carta impensabili. E' vero siamo la bestia nera della Germania, la storia parla chiaro e può influire a livello psicologico prima della partita. Quello di Loew però è una grande squadra, all'Italia serviranno sia l'entusiasmo sia le sicurezze che porta una vittoria come quella sulla Spagna. Poi addirittura in finale potrebbe esserci la Francia. Se arrivasse fino in fondo, chi potrebbe negare all'Italia il titolo di regina d'Europa? Con tutto il rispetto però, preferirei affrontare l'Islanda nell'eventuale semifinale.

    Pochi giovani italiani di livello? No, non la vedo come Sabatini. Ho seguito molto la Serie B quest'anno e ho trovato tanti ragazzi che in prospettiva possono fare un'ottima carriera. Uno è Leonardo Morosini del Brescia, non capisco perché le grandi squadre ancora non lo abbiano richiesto. Per tirare fuori i talenti ci vogliono le scuole calcio istituzionali, i centri federali come hanno fatto Francia e Germania. Se non si semina, non si raccoglie. I presidenti vogliono pensare solo ai diritti televisivi e non pensano ad investire nei settori giovanili. Le squadre più piccole non hanno la possibilità di fare investimenti pesanti. Per questo dovrebbe intervenire la Federazione.

    Pjanic? La Roma si sta comportando come una società di trading, la clausola rescissoria - che io aborro - fa capire già il processo che vuole attuare la società. Se arriva quell'offerta, lo cedono. Marotta non l'ha mai usata, neanche per Pogba. Mettere la clausola è come sposare una donna fissando già il costo del divorzio. Nella negoziazione le parti fanno i propri interessi quindi i giocatori possono richiederla. La società non deve portare i giocatori ad un anno dalla scadenza. La clausola mette il giocatore nella posizione di poter trattare con altre società. Il primo ad usarla fu Corvino ma io sono stato sempre contrario perché in Spagna va inserita per legge. Da noi c'è la libertà di non utilizzarla. Pjanic ha potuto trattare la propria cessione, la Roma non è stata padrona del destino del giocatore.

    Florenzi? E' uno splendido ragazzo che può giocare in tanti ruoli. Da terzino destro però si va a perdere la sua qualità nella metà campo avversaria quindi consiglio alla Roma di comprare un altro terzino destro titolare. Florenzi è perfetto come esterno di fascia in un centrocampo a cinque. Ricordo quanto è andato in difficoltà con Gomez in Roma-Atalanta. Ho sempre negli occhi il Florenzi di Crotone e lo farei giocare sempre dal centrocampo in su".


     

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