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Piatek: 'Il Genoa è la squadra ideale, ma non resto a lungo. Futuro a Roma...'
BOMBER DI PERIFERIA - "Voglio cambiare la storia, anche se non sono ossessionato dal fatto di essere capocannoniere già a dicembre. Devo imparare ancora tanto, voglio concentrarmi su me stesso, non guardo alla classifica cannonieri: a me interessa semmai fare di tutto per diventare il numero uno a fine stagione".
21 GOL - "Io vado in campo sempre per segnare, ma non mi pongo questo problema. So che non è possibile andare a segno in tutte le partite, ma mettendo insieme anche i gol di Coppa Italia, credo di poter superare quella cifra (21 gol in campionato segnati l'anno scorso ndr.), che rappresenta il mio record personale. In fondo fa parte del mio mestiere".
PIAZZA IDEALE - "Il Genoa è un club ambizioso, che di solito occupa una posizione a centro classifica, e dunque può darmi spazio per giocare. L’ideale per diventare grande: altrove avrei rischiato di finire in panchina. Non avrei potuto desiderare una società migliore di questa. E poi è il club più antico d’Italia, anche questo è importante".
FUTURO - "Non penso a diventare una leggenda per un club, voglio solo segnare, sempre e sempre di più. Vivo giorno dopo giorno, senza guardare troppo lontano".
LA ROMA - "Il paragone con Lewandoski non mi pesa. Lui è un buon maestro, in campo e fuori. Noi come la Roma abbiamo i nostri problemi, non vinciamo da tempo (30 settembre, ndr), entrambi abbiamo bisogno di punti. Io l'erede di Dzeko? Per ora vado avanti per la mia strada, sono focalizzato solo su questo. E poi non voglio alcun paragone con giocatori che sono in Italia da tempo. non penso a campioni come Ronaldo o Icardi".