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  • Piacenza-Reggina:| Le voci dallo spogliatoio

    Piacenza-Reggina:| Le voci dallo spogliatoio

    • Federico Nicolò Simonetti

    Piacenza corsaro, eccezionale nel cercare e nel desiderare fino all'ultimo minuto i tre punti che sono giunti proprio al fotofinish, grazie al classico gol dell'ex. Padroni di casa chiamati a capitalizzare la buonissima prestazione di una settimana fa in quel di Frosinone, dove per un soffio non sono arrivati i tre punti; ospiti invece alla ricerca del successo e dell'inversione di tendenza, alla luce degli ultimi tre pareggi e soprattutto della partenza di Missiroli. Il campo dà ragione ai padroni di casa biancorossi, che si impongono per tre reti a due, dimostrando quel carattere e quella coralità fatta solo intravedere a sprazzi in questa stagione. Rammarico da parte degli amaranto di Mister Atzori, con soli tre punti in bacheca conquistati nelle ultime quattro gare. Apre le marcature la Reggina al 26' del primo tempo con Ricky Colombo, bravissimo a sfruttare una bella discesa, da vera ala destra, da parte del neo-capitano Emiliano Bonazzoli. Pareggio emiliano al 37' ad opera di Alessandro Marchi, al terzo centro stagionale. In chiusura di primo tempo, al 43', è un immarcabile Mattia Graffiedi a trovare il vantaggio piacentino e l'azione è da cinema, specie nel colpo di tacco di Daniele Cacia che libera Graffiedi al tiro decisivo. Al 71' è il gigante Emiliano Bonazzoli ad agguantare il pari, trasformando un calcio di rigore concesso dall'arbitro Guida di Torre Annunziata per atterramento di Alessio Campagnacci da parte del neo entrato Kewullay Conteh. La doccia fredda per i calabresi arriva però nel finale, al minuto 89', quando Daniele Cacia, l'anno scorso alla Reggina, segna il gol della vittoria piacentina, beffando letteralmente il portiere amaranto con una spettacolare palombella. Esultanza discutibile proprio sotto la curva dei sostenitori reggini.

    PIACENZA

    Il centrocampista del Piacenza, Alessandro Marchi: 'Ho l'umore alle stelle perché venivo da un periodo in cui, pur impegnandomi molto, non riuscivo a raccogliere i frutti del lavoro e avevo le gambe pesanti; oggi avevamo tanta voglia di vincere e, se me lo consentite, anche di rivincita, perché sette giorni fa a Frosinone meritavamo i tre punti. Mi piace buttarmi sempre in area e seguire, come ho fatto oggi, a rimorchio le giocate degli attaccanti e sfruttare anche eventuali respinte corte dei portieri. La Reggina è un'ottima squadra e lo dimostra la sua posizione di classifica, oggi noi non siamo stati da meno e penso che sia sotto gli occhi di tutti che quando abbiamo la squadra al completo e il carattere giusto, possiamo giocarcela contro qualsiasi tipo di avversario; è con questa mentalità e con la voglia di risalire la china che ci presenteremo tra sette giorni ad Ascoli per la prossima battaglia'.

    REGGINA

    Gianluca Atzori, allenatore della Reggina: 'E' un vero peccato uscire senza neanche un punto, ma il risultato è assolutamente giusto e non ho assolutamente nulla da recriminare, al massimo possiamo tutti insieme fare un mea culpa per le amnesie, difensive e non, che anche oggi hanno influenzato almeno un paio dei gol che abbiamo subito, e permettetemi di sottolineare, come se nessuno mai lo avesse fatto, che... questo è il calcio! Oggi chi è andato in campo ha dato il meglio, purtroppo però non è bastato. Ho visto anche degli aspetti positivi, come Emiliano (Bonazzoli, ndr) che s'è sbloccato. Certo le amnesie rimangono l'aspetto peggiore della gara: ad esempio in occasione del gol finale del Piacenza, Cacia non doveva essere lasciato così solo. Con un pizzico di attenzione in più e sono sicuro che saremmo riusciti a portare a casa almeno un punticino'. Stuzzicato sull'imminente chiusura del calciomercato di riparazione, Atzori ci concede un'ultima battuta: 'Abbiamo fatto l'ennesimo colloquio col presidente e lui sa dove abbiamo bisogno dei tasselli per migliorare, per cui incrocio le dita fino a lunedì'.

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