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Petrachi: 'Pallotta? L'ho visto appena tre volte. E Villar può diventare come Jorgignho'
Gianluca Petrachi, ex dirigente giallorosso, è tornato a parlare del suo lavoro a Roma in un'intervista per 'Tuttosport'.
Il suo rapporto con la Roma, dalla quale è stato esonerato dopo un anno nel 2020?
I primi sei mesi sono stati buoni, Pallotta l'ho visto tre volte. Ci sono state interferenze che hanno inficiato la comunicazione perché lui non parla italiano e io non mi esprimo perfettamente in inglese. Gli venivano raccontate cose errate ed essendo lontano non capiva bene cosa succedesse a Roma. Non ho avuto problemi con chiccessia, ho provato a modificare un club nei guai dal punto di vista finanziario e fatto un mercato con 15 cessioni.
Non ha nulla da rimproverarsi?
Solo non aver creato un contatto diretto con Pallotta.
Si sente ancora legato a Roma?
Assolutamente sì, è una piazza che ti trascina. Resta l'amarezza di nonn aver potuto dimostrare il mio valore.
Sul 6-1 di Bodo...
Fare turnover in una squadra come la Roma è fondamentale, anche se non trovo corretto qualificare i giocatori di primo o secondo livello. La Roma ha giovani interessanti come Villar, Darboe e Calafiori. Villar può diventare il nuovo Jorginho e in un centrocampo a tre è fortissimo.
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