Petkovic scuote la Lazio:| 'Basta cali di tensione'
Vladimir Petkovic vuole ripartire da Catania. Dopo il ko contro la Fiorentina e il pareggio interno contro il Torino la Lazio affronta la difficile trasferta in terra siciliana, ultimo appuntamento prima del derby di domenica prossima. Il tecnico bosniaco però non pensa ancora alla Roma. Prima di affrontare Zeman e Totti non c'è infatti solo la squadra di Maran, ma anche il Panathinaikos in Europa League:«Contro il Catania dobbiamo tentare di vincere, di portare a casa punti importanti e poi potremmo pensare ai prossimi appuntamenti. Nelle ultime due partite avremmo meritato qualcosa di più, ma per circostanze diverse non ci siamo riusciti. Contro il Catania sarà una sfida delicata e difficile, contro una squadra di ottimo livello e che al Massimino potrà anche sfruttare il 12° uomo in campo, il pubblico. Stiamo parlando di una squadra che fa un buon calcio e che sta vivendo un buon momento di forma quandi dovremo stare molto attenti ma la Lazio vuole la vittoria».
«NON VOGLIO CALI DI TENSIONE» - Insomma Petkovic non vuole vedere altri cali di tensione dalla sua Lazio, quei blackout che in Grecia (nella sfida di Europa League), a Firenze e contro il Torino hanno impedito ai biancocelesti di conquistare 9 punti forse meritati: «Non sono preoccupato che non vinciamo da tre partite perché abbiamo perso troppi punti per poca concentrazione soprattutto sui calci piazzati. Non devono esserci cali di tensione per tutti i 90'. È anche vero che da parte degli arbitri ne abbiamo visto di tutti i colori, ma quello che voglio è vedere la mia squadra dimostrare sempre il proprio valore. Voglio una Lazio più concreta e concentrata fino all'ultimo minuto. Basti pensare al modo in cui perndiamo gol: dimostriamo poca concentrazione e i sette gol incassati su calcio piazzato sono un esempio di come subire nel modo sbagliato».
SITUAZIONE IN ATTACCO - Altro tema di giornata quello legato all'attacco. Chi prenderà il posto di Miroslav Klose? Da questo punto di vista Petkovic lascia le porte aperte a qualsiasi soluzione, Zarate compreso: «Ci sono diversi giocatori acciaccati, tutti si stanno allenando in questi giorni (tranne Ederson e Marchetti, nda), ma non ho l'intera rosa al 100%. Anzi. Chi sostituirà Klose? Spero che chi giocherà al suo posto possa sfruttare al meglio l'occasione. Quello che mi aspetto però è qualche gol in più dagli altri attaccanti perché soprattutto quando si ha l'occasione di giocare, chi va in campo deve mettere il suo timbro sulla partita. Ultimamente anche Klose ha avuto difficoltà a trovare la porta, ma è stato un bene che altri giocatori sono stati capaci di realizzare come ad esempio Stefano Mauri. Da tutti i miei giocatori mi aspetto sempre che possano essere pericolosi in fase offensiva. Dubbi sul modulo? Devo prima decidere chi giocherà e poi sceglierò il modulo. Formula a due punte? Può essere un'alternativa sia dall'inizio che durante la partita. Contro il Toro, ad esempio, abbiamo giocato meglio nel secondo tempo perché siamo stati più vicini ai nostri attaccanti, ma lo schieramento a due punte resta sicuramente un'opzione valida. Zarate? La sua presenza o meno in campo non dipende dall'assenza di Klose. Maurito ha un determinato valore e non dipende dagli altri se giocherà, ma solamente da lui. Negli ultimi due giorni l'ho visto un po' meglio in allenamento, con più voglia e determinazione rispetto agli scorsi giorni, e quindi ho più speranze che possa dimostrare sul campo le proprie capacità».
SU BROCCHI, RADU E GONZALEZ - Infine una battuta sui singoli: «Brocchi e Radu? Cristian potrebbe essere pronto, mentre per Stefan farlo giocare potrebbe essere un azzardo. Per entrambi devo valutare perché ci sono ancora diversi dubbi. Gonzalez? È un po' stanco, ma è normale perché abbiamo fatto tantissime partite. Se però ci saranno tutti a disposizione potrei farlo anche rifiatare».