Petkovic:| 'La Lazio sorprenderà'
Sguardo da duro, atteggiamento vincente, ma l'esordio è da brividi. È la prima in serie A, la curiosità è tanta, ma al fischio d'inizio tutto verrà messo da parte. La Lazio vola a Bergamo nell'anno del riscatto, è la prima tappa della stagione, da questa sera in poi si farà sul serio. È una trasferta ostica, un campo quasi proibitivo se consideriamo i numeri: solamente 6 vittorie in 112 anni di storia. Ma guai a dirlo, il passato non conta, adesso c'è un campionato da vivere intensamente, partita dopo partita. La Champions è un obiettivo dichiarato, è sfumata per due anni di seguito, la Lazio la rincorre dal 2008, è arrivato il momento di centrarla. La caccia scatterà questa sera, Petkovic ha le idee chiare: «Siamo pronti – ha dichiarato il tecnico bosniaco alla vigilia del match – durante l'estate abbiamo lavorato bene, non ho mai preso in considerazione il risultato delle amichevoli. Ci sono stati molti progressi, ma a partire dalla gara contro l'Atalanta tutto sarà più duro. Fisicamente e mentalmente non siamo al top, ma siamo in grado di poter iniziare la stagione. Andremo a Bergamo a testa alta». Niente paura, la Lazio farà la sua partita, Petko è stato chiaro. Timore di nessuno, ma tanto rispetto per gli uomini di Colantuono: «Sicuramente servirà grande spirito di sacrificio, ma cercheremo anche di aggredire l'avversario e di imporre il nostro gioco. Loro saranno molto carichi, ma noi abbiamo tanta voglia di fare bene». Per i biancocelesti si tratta di un anno importante, una stagione dove, dopo due qualificazioni in Champions League sfumate all'ultima giornata, il riscatto è obbligatorio. Non sarà facile, la concorrenza è tanta, le squadre si sono rinforzate, difficile collocare la Lazio: «È sicuro che ce la metteremo tutta per fare il meglio possibile. Come tutti gli anni ci sono sorprese e delusioni del campionato. Questa squadra vale molto di più del 6° posto». Per il tecnico bosniaco è l'esordio ufficiale in serie A, è ancora presto per dare dei giudizi su questa nuova avventura: «Parlerò dopo dieci giornate – ha dichiarato Petkovic in conferenza stampa – certe cose è ancora prematuro per dirle. Posso confermare però che è un calcio duro, calcolato, dove in molti speculano sulle debolezze dell'avversario. La mia squadra deve imporre il gioco, sempre. Lo scudetto? C'è la Juventus, anche la Roma. Poi le due milanesi e il Napoli. Noi insieme ad altre due o tre squadre proveremo ad essere la sorpresa della stagione». C'è ancora tanto da lavorare, la Lazio è indietro rispetto alle richieste di Petkovic. Alcuni giocatori non si adattano alle caratteristiche tattiche del tecnico bosniaco, ci vuole tempo, la squadra crescerà con il passare del tempo: «Non è ancora la squadra che voglio. Certe sfumature delle mie ex formazioni le vedo, ma siamo in un momento ancora di rodaggio. Ci aiuteranno i risultati, ma soprattutto il lavoro. L'aspetto più difficile è quello di cambiare la mentalità ai miei giocatori. Io voglio vincere sempre». Sarà una Lazio da battaglia, contro l'Atalanta avanti con il 4-1-4-1 provato ieri pomeriggio a Formello. È un modulo variabile che può cambiare e trasformarsi a partita in corso. La novità più importante riguarda la corsia di sinistra: Lulic potrebbe partire dal primo minuto al posto di Cavanda, con Biava e Dias al centro e Konko a destra. Non convocato Radu, il romeno non è in perfette condizioni, rientrerà regolarmente in gruppo a partire da lunedì e tornerà in campo giovedì nel ritorno contro il Mura in Europa League. Nuova esclusione anche per Mobido Diakitè, ma il francese è ufficialmente fuori rosa. A centrocampo Ledesma agirà nel ruolo di vertice basso davanti alla difesa, qualche metro più avanti ci saranno Gonzalez, Hernanes, Mauri e Candreva. L'unica punta sarà ancora una volta Miroslav Klose