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    Petagna: 'Vieri il mio modello. Nazionale? Speravo in una chiamata di Mancini, sto segnando tanto...'

    Petagna: 'Vieri il mio modello. Nazionale? Speravo in una chiamata di Mancini, sto segnando tanto...'

    Andrea Petagna, attaccante della Spal, si racconta a la Gazzetta dello Sport, partendo dal sogno Nazionale: "Ventura CT, esordio contro l’Olanda nello stadio dell’Ajax: è stato fantastico. Perché non ci sono più tornato? Beh, forse anch’io ho messo del mio… Questa volta però ho sperato molto che Mancini mi chiamasse, lo am­metto, anche perché nelle ultime settimane ho segnato tanto. Ma sono convinto che se continue­rò così un posto lo troverò. Ma non sono arrabbiato, ho ancora più sti­moli per migliorare e raggiun­gerla. La mia idea è quella di arrivarci nel momento giusto". 

    SUL PASSATO - "Smettere di giocare prima di Ascoli? Se fosse successo sarei tornato dai miei: forse avrei fatto l’insegnante di nuoto come mamma. Nessuno, nel calcio, mi voleva più. Andavo in palestra, avvilito. In quei mo­menti ce l’avevo col mondo in­tero, litigavo con tutti. Poi ho capito che l’autocommiserazio­ne non serve. Conta solo reagire". 

    SULL'ESEMPIO - "Bobo Vieri. L’estate scorsa mi aveva pronosticato 20 gol, vor­rei arrivare a 15. Bobo è stato il più forte nove Azzurro. Guardo an­cora i video dei suoi gol e gli chiedo consigli su come calcia­re. L’ultimo? Di tirare il rigore centrale: ora che l’ho detto, non lo farò".

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