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Pescaramania: serie B work in progress
È finita. La salvezza del Pescara ormai non passa più neanche dai sogni. Dopo il pareggio con l’Empoli, nell’anticipo del Castellani, i biancazzurri chiudono definitivamente il discorso permanenza in serie A. Tutti ne erano consapevoli tranne il popolo pescarese che, dopo il bel pareggio maturato contro il Milan, sperava in una vittoria contro i toscani per poter riaccendere la speranza. Invece è arrivato un pareggio, grazie ad un’ottima prova dei ragazzi di Zeman. Il fatto di aver disputato una gara di alto profilo non consola i tifosi del Delfino, anzi, fa crescere ancora di più la rabbia perché voleva dire che c’erano tutti i mezzi per poter lottare fino alla fine.
Sarà serie B nella prossima stagione. Un campionato completamente diverso dalla serie A, terra fertile per il boemo che gli permetterebbe di sperimentare e valorizzare tanti giovani. Si proverà a risalire, nella massima serie, il prima possibile attraverso il bel gioco e linfa verde. Proprio questi due aspetti però non potranno garantire a Daniele Sebastiani giocatori provenienti da procuratori di prestigio. Zeman e Pavone andranno a scovare i talenti sui campi. Un contatto diretto con il calciatore che non permetterebbe al presidente del Pescara di poter intavolare trattative che porterebbero ingenti somme di denaro nelle casse del Delfino. Una scelta che Sebastiani ha dovuto fare per provare a riavvicinarsi con la tifoseria che apprezza il modus operandi di Sdengo.
Un altro punto da analizzare è il seguente. Non è detto che riesca ancora il miracolo al duo Zeman-Pavone. C’è sempre la possibilità di fallire o di fare un campionato mediocre che non porterebbe nulla a Pescara, né la promozione (quindi niente soldi) né la valorizzazione dei giovani (quindi niente soldi). Non se lo augura nessuno, ovviamente, ma questa eventualità va considerata e tenuta d’occhio. Se dovesse accadere, Sebastiani a fine stagione 2018 dovrebbe dimettersi e fare spazio ad altre figure. Se invece dovesse ritornare in serie A, chiaramente, dovrebbe continuare perché i risultati sportivi sarebbero dalla sua parte. Staremo a vedere, l’importante adesso è costruire un Pescara ad immagine e somiglianza di Zdenek Zeman.