Stroppa si è dimesso, forse nel momento in cui meno ce lo saremmo aspettato, e lo ha fatto da signore, rinunciando anche allo stipendio dei prossimi mesi, conscio di una situazione non più sostenibile e soprattutto di una squadra che non lo seguiva. Al suo posto l'ex difensore del Pescara di Galeone, Cristiano Bergodi: per lui alcune esperienze all'estero, utili in questo caso per lavorare con i tanti stranieri biancazzurri, e l'avventura al Modena. Un altro debuttante nella massima serie: con qualche panchina in più del collega sostituito, ma pur sempre un debuttante.

Colomba sembrava ad un passo, ma le pretese economiche forse erano eccessive per questa società, che ha sempre messo il risparmio al primo posto (anche se sappiamo tutti benissimo che risparmiare non vuol dire per forza vincere, o in questo caso salvarsi, altrimenti sarebbe davvero troppo facile fare calcio). Serviva un sergente di ferro, uno abituato a centrare le salvezze. Poi è arrivato Bergodi: conoscerà anche bene l'ambiente, ma se non conosce la categoria, a cosa serve?

Probabilmente c'era bisogno di un traghettatore fino a giugno, che a basso costo potesse salvare il salvabile e valorizzare qualche giovane talento da rivendere in estate. Ma a cosa serve fare la Serie A in questo modo? Qualcuno a gennaio arriverà, poi forse tornerà Zeman, per riprendere il discorso da dove si era interrotto, speriamo non dalla B. La situazione non è irreparabile, ma bisogna crederci. Adesso non ci sono più scuse, è davvero arrivato il momento di tirare fuori il carattere e gli attributi e vincere le partite.