Pescaramania: l'unione fa la forza
Sta diventando una vera e propria ossessione, quella di vincere la prima gara in campionato. Nella mente dei giocatori del Delfino, si è accesa la spia del “voglio risolvere la partita da solo”. Errore madornale. Lo stesso Oddo ha detto di non aver a disposizione dei fenomeni ma di avere un gruppo di calciatori con ottime doti tecniche ma che possono venire fuori, solo, con il gioco di squadra. Michael Jordan disse:” il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere il campionato.” Certo il Pescara non deve contendere per lo scudetto, la vittoria più importante per i biancazzurri è quella di centrare il prima possibile la salvezza. Questa è una squadra che può percorrere una sola via per raggiungere il traguardo, ed è quella del gioco corale. Tutti devono partecipare ad ogni fase della gara. Con le qualità degli abruzzesi, la salvezza la si può raggiungere, certamente con qualche difficoltà ma è assolutamente fattibile.
Nella conferenza stampa, nel post partita di ieri, Oddo ha esordito così:” benvenuti nella realtà”. E sì, la realtà. Nelle prime sei gare di campionato, il Pescara ha sempre offerto prestazioni esaltanti anche contro squadre molto più forti. Questo ha creato, nella mente dei tifosi, aspettative molto alte. Sembrava quasi che il Pescara dovesse, non dico vincere lo scudetto, ma accaparrarsi un posto nei tornei europei. Così non è e non lo è mai stato. L’obiettivo è uno solo, e cioè la salvezza. Non si può pretendere da una squadra giovane, come quella biancazzurra, di ambire ad altri risultati. Una squadra costruita per salvarsi attraverso un gioco brillante e divertente.
Questo modo di approcciare le partite pone, come in tutte le cose che si fanno quotidianamente, delle conseguenze. E quali sono? Semplice, ci si espone troppo e al primo errore, l’avversario, può punire. Ma questo lo si sapeva. Purtroppo contro il Chievo Verona, di errori, ne sono stati commessi molti e questo può accadere. Quello che invece non deve succedere è che la squadra non aiuti il compagno a risolvere la situazione. Ieri è mancato questo. Ad ogni errore la squadra non aiutava e i gialloblu hanno vinto la partita, anche se Bizzarri non ha effettuato neanche una parata nell’arco dei 90 minuti di gioco. Lo abbiamo detto nei precedenti articoli, il Pescara ha la forza di capire l’errore e superarlo immediatamente. Ora ci sono a disposizione 15 giorni per riordinare le idee e ripartire, con il piede sull’acceleratore, per conquistare i primi tre punti della stagione.