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    Pescaramania: ansia da vittoria

    Pescaramania: ansia da vittoria

    • Valerio De Carolis

    “Addò jem’ senza lu difensor, senza la punt’?” Tradotto per in non abruzzesi significa:” dove andiamo senza il difensore, senza l’attaccante?” Queste le parole di Massimo Oddo, pescarese autentico, in una conferenza stampa di qualche settimana fa. Parole che hanno destato scalpore perché dette in dialetto pescarese ma che, allo stesso tempo, hanno fatto esaltare la tifoseria biancazzurra. Parole pesanti, chiare e che sottolineano la difficoltà principale del gioco degli adriatici. Manca veramente una punta contro l’Udinese. Manca perché Bahebeck e Manaj non erano a disposizione di Massimo Oddo.


     
    Il problema, difesa è rientrato. La retroguardia capitanata da Campagnaro sta trovando sempre più equilibrio e di conseguenza si può gestire al meglio la situazione. Il problema più importante riguarda, proprio, l’attacco. Nella partita contro l’Udinese si è visto un Pescara che ha avuto il pallone tra i piedi per quasi tutta la gara ma senza creare grossi pericoli all’estremo difensore di casa. Vero anche che Caprari ha colpito una traversa sull’1-0 ma non basta. Il Pescara ha fatto molto possesso palla, in modo sterile. Le poche volte che hanno portato i biancazzuri davanti a Karnezis, gli avanti abruzzesi non hanno concretizzato le palle gol. Male Biraghi, Cristante e Caprari. Tre giocatori che, nei precedenti match, hanno sempre raggiunto il 6,5 in pagella con molta facilità. Questo dimostra che è subentrata anche un po’ di pressione, di ansia della prestazione. La vittoria non è arrivata neanche questa volta contro una diretta concorrente.
     

    Tante assenze per il Delfino, nessuna punta centrale, come dicevamo, e tanta difficoltà nel trovare la via della rete. Il gioco mostrato dal Pescara è sempre quello della squadra che vuole provare a fare la partita, ma le mancanze della rosa stanno diventando troppo impattanti nonostante la buona organizzazione. Alla fine è 3-1, forse esagerato, ma comunque segno di una situazione difficile che sta attraversando la squadra di Massimo Oddo. Come diceva d’Annunzio in una delle sue novelle, toccherà “accendere delle lampade votive” e sperare di fare più punti possibili fino alla riapertura del mercato, dove Sebastiani dovrà intervenire immediatamente per portare in riva all’Adriatico un attaccante di spessore che possa garantire, almeno, dieci gol fino alla fine del campionato. Intanto il Pescara deve continuare a fare il suo gioco perché piace e diverte, bisognerà solamente concretizzare di più. 


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