Che Elvis Abbruscato fosse da sempre un pallino del Pescara lo sapevano tutti. Il suo nome è saltato fuori in più occasioni e in più sessioni di mercato negli anni passati, ma alla fine è arrivato in quello che probabilmente era il momento meno opportuno e forse anche il meno atteso. L'ex attaccante del Vicenza approda in Abruzzo a 31 anni (non è troppo tardi?), con una pesante eredità da raccogliere, quella lasciata da Lorenzo Insigne, Ciro Immobile e Marco Sansovini. E non sarà facile. Ovvio che le responsabilità non saranno tutte sulle sue spalle, ma al momento il buon Elvis è l'unico attaccante in rosa che abbia un minimo di esperienza nella massima serie, anche se è stata davvero breve e con pochi gol.

Certo, le ultime due annate in Serie B nel Vicenza sono state prolifiche, 32 reti in 64 partite, così come lo sono state anche per Marco Sansovini, un anno in più di Elvis, che, lasciato andare troppo frettolosamente allo Spezia, aveva segnato parecchio, conosceva l'ambiente, nel quale era arrivato nel 2007, e dopo quanto fatto, lui che la Serie A l'ha sempre vista in televisione, avrebbe meritato di esserci. A questo punto ci si chiede: è davvero una mossa di mercato che può portare dei frutti, e soprattutto dei gol? Forse - viene da pensare - si poteva anche lasciare tutto come era prima.

Adesso Stroppa ha un compito arduo: il trio delle meraviglie deve essere fatto dimenticare nel minor tempo possibile, e ciò avverrà se la palla entrerà spesso nella porta avversaria e se Abbruscato, insieme a Caprari, Elyounoussi e a chi arriverà, riusciranno a zittire subito le critiche. Forza e coraggio, perché nulla è ancora perduto, ma ci si deve rendere conto che il prossimo campionato è quello di Serie A. Bisogna partire subito con il piede giusto per rimanerci e per farlo, al di là delle sorprese, servono anche attaccanti di categoria: come Kozak, ad esempio, perchè non sempre c’è Zemanlandia, purtroppo.