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    Pescaramania: Sebastiani's Karma

    Pescaramania: Sebastiani's Karma

    • Valerio De Carolis

    A Pescara vince solo il calcio a 5. I pescaresi lo sanno, la squadra allenata da Fulvio Colini ha vinto il quinto trofeo su nove finali giocate. Una notizia che potreste pensare che non c’entri nulla con il calcio a 11 ma che invece ha uno stretto legame. La squadra locale di Futsal è del socio del Delfino, Danilo Iannascoli, potenziale acquirente delle quote di maggioranza della società di calcio a 11. Da quando c’è lui alla guida del calcio a 5 pescarese, ha vinto quasi tutte le competizioni. Il suo modo di operare, la sua organizzazione e la sua idea di marketing hanno portato ottimi frutti. Da cinque anni si giocano le finali di Coppa Italia nel capoluogo adriatico. Palazzetti sempre pieni e persone che si fidelizzano.

     
    Un lavoro che spaventa molto Daniele Sebastiani che in cinque anni, invece, ha vinto due campionati di serie B ma che, al contrario di Iannascoli, non è stato mai apprezzato dalla tifoseria. Da una settimana è spopolato sul web la parodia della canzone vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo, Occidentali’s Karma. Carlo Pagannone, Leo Cagnetta e la redazione di Forzapescara.com, hanno realizzato “Sebastiani’s Karma”. Un video di tre minuti e cinquanta secondi dove, con ironia e rispetto, si racconta tutta l’annata biancazzurra passando da Massimo Oddo a Zeman, toccando anche l’argomento della cessione societaria. A Pescara non si parla d’altro, tutti cantano il Sebastiani’s Karma e spopola anche la vignetta realizzata da Nico Labano che ritrae il presidente del Delfino come un monaco Buddhista.
     
    L’unico modo per superare il brutto momento di Memushaj e compagni era proprio quello di riderci sopra. La situazione, però, resta grave. I tifosi in casa e in trasferta contestano Daniele Sebastiani. Per le vie della città compaiono striscioni che chiedono le dimissioni del presidente con riferimenti anche alla figlia, Michela, che aveva etichettato Pescara come una pessima città. Proprio su questo punto, però, va fatta chiarezza. L’operato di Sebastiani lo si può liberamente discutere e contestare ma la famiglia non ha nulla a che fare con tutto questo. Buttare nella mischia una persona completamente estranea non è corretto. Michela Sebastiani ha semplicemente e giustamente difeso il padre e non può essere in alcun modo colpevolizzata né, tantomeno, tirata in ballo. Contestare va benissimo ma bisogna lasciar assolutamente perdere la figlia. Nel frattempo la piazza spera in un addio di Sebastiani e di vedere alla presidenza lo stesso Iannascoli. Però adesso conta salvare la dignità in campionato, altro compito difficilissimo
     


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