Babacar, il Pescara e quella fuga nella notte
Walter Novellino è in bilico. Forse la gara di oggi contro il Pescara potrebbe essere decisiva per le sorti dell’esperto allenatore del Modena. I canarini, come scrive il quotidiano Il Centro, sono in crisi nera (3 pareggi e 4 sconfitte nelle ultime 7 partite) e non vincono dallo scorso 1 novembre, quando Khouma El Babacar mandò al tappeto il Lanciano segnando un gol viziato da un tocco di mano. L’attaccante senegalese (9 reti in campionato) è la stella degli emiliani e nel giorno di Santo Stefano si troverà di fronte quella che poteva essere la sua squadra, il Pescara. La storia in Italia del ventenne di Thies, infatti, inizia proprio in riva all’Adriatico. Il suo agente, Franco Rondanini, lo porta giovanissimo dal Senegal alla sua scuola calcio di Fuertventura (Isole Canarie) e, nel marzo 2007, quando Babacar compie 14 anni, lo porta a Pescara da Cetteo Di Mascio, l’ex responsabile del settore giovanile biancazzurro. Per tesserarlo occorrono 50 milioni di vecchie lire subito, più altri 150 per l’ingaggio e il contratto pluriennale. Babacar si allena con Marco Verratti e aspetta il suo turno, ma a Pescara la società è latitante. Di Mascio temporeggia perché si prevede a breve l’ingresso di Gerardo Soglia. Passano cinque mesi e l’imprenditore campano rileva le quote azionarie: a quel punto Rondanini dà sette giorni di tempo al club per ingaggiare Babacar, ma i tempi sono stretti e l’affare slitta. Così, si inserisce il Genoa che manda un emissario in Abruzzo a prendere il giovane senegalese: durante la notte però si perdono le tracce di Babacar che alloggia all’Iri School di Francavilla al Mare. Di Mascio va su tutte le furie e contatta l’ex tecnico della Primavera viola, Alberto Bollini. Dopo alcuni giorni, l'attaccante abbandona Genova e firma per la Fiorentina. A soli 16 anni arriva nella prima squadra dove c’è Prandelli che lo fa esordire in Serie A. Ora è in prestito al Modena, dove ha già conquistato tutti. Novellino punta sul biancazzurro mancato per battere il Pescara. Alcuni lo paragonano a Drogba, altri a Weah, per Cetteo Di Mascio somiglia ad Eto’o: tecnica, velocità e forza fisica esplosive. Belardi è avvertito: Babacar è il pericolo numero uno.