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Perso il Lille, Gérard López compra il Bordeaux. Non può proprio stare senza calcio...
Senza calcio non riesce proprio a stare. Il signor Gérard López, finanziere ispano-lussemburghese, è rimasto pochi mesi fuori dal mondo del pallone. Vi è appena rientrato acquisendo il Bordeaux, glorioso club di Ligue 1 che sotto una sciagurata proprietà americana è arrivato sull'orlo della bancarotta. E per la tifoseria dei Girondins il signor López assume le sembianze del salvatore. Una visione delle cose rafforzata dal fatto che il club girondino si fosse visto in un primo tempo retrocedere in Ligue 2, unitamente all'Amiens, dalla Division Nationale de Controle de Gestion (DNCG, la Covisoc francese ma con ben altro spessore rispetto a quella italiana). E del resto, l'immagine di colui che arriva e risolve le situazioni critiche viene ripetutamente associata al finanziere ispano-lussemburghese. Qualcuno aveva creduto a questa rappresentazione anche sulla sponda rossoblu di Genova, dove pur di liberarsi di Enrico Preziosi accoglierebbero chiunque a braccia aperte.
Dal canto suo, lui ci mette tutto il suo savoir faire rilasciando interviste e mostrando di essere un "uomo del fare". È già partito all'attacco per dare ai Girondins, riammessi in Ligue 1, un allenatore di spessore internazionale come Vladimir Petković, il ct della nazionale svizzera che i media elvetici danno ormai come perso. Sarebbero in corso le trattative per liberarlo dal vincolo con la federazione e lasciargli la possibilità di intraprendere l'avventura in Ligue 1. E nel frattempo ha già reclutato Admar Lopes, lo scout portoghese molto stimato da José Mourinho che lo stesso Gerard López aveva piazzato al Boavista, società che assieme al Mouscron era stata annessa a un sistema di club che ruotava intorno al Lille.
Già, il Lille. La società che il finanziere aveva rilevato a gennaio 2017 e da cui è stato estromesso a dicembre 2020 dopo il passaggio sotto il controllo di Merlyn Capital. I quasi quattro anni alla guida del club francese sono stati piuttosto tumultuosi, oltreché contraddittori. Molto buoni i risultati del campo, culminati con la conquista della Ligue 1 avvenuta al termine della stagione 2020-21 da parte di una squadra che era stata costruita sotto la gestione del finanziere. E rilevanti anche le cifre incassate e le plusvalenze realizzate in sede di calciomercato. Molto meno comoda, invece, la gestione economico-finanziaria, presto condizionata dalla concessione di un prestito da parte del fondo Elliott. La brusca conclusione della storia, avvenuta lo scorso dicembre, è stata conseguenza di questa condizione di dipendenza.
L'infelice conclusione di quell'avventura avrebbe lasciato pensare che almeno per un po' mister López se ne stesse lontano dal mondo del calcio. Quantomeno per disintossicarsi. E invece il finanziere si è messo subito in cerca di un altro club. Come se proprio non riuscisse a fare a meno del calcio. Passione? Crediamo proprio di no. Piuttosto ci piace ricordare quanto López e il suo compagno di avventura Marc Ingla, ex vicepresidente del Barcellona con delega al marketing, fossero coinvolti nell'economia delle terze parti attraverso il Mangrove Fund. Messe al bando del terze parti, il duo López-Ingla si è scatenato a caccia di un club e così si è annesso il Lille. Adesso arriva il Bordeaux. Un'avventura tutta da seguire e monitorare.
@pippoevai
Dal canto suo, lui ci mette tutto il suo savoir faire rilasciando interviste e mostrando di essere un "uomo del fare". È già partito all'attacco per dare ai Girondins, riammessi in Ligue 1, un allenatore di spessore internazionale come Vladimir Petković, il ct della nazionale svizzera che i media elvetici danno ormai come perso. Sarebbero in corso le trattative per liberarlo dal vincolo con la federazione e lasciargli la possibilità di intraprendere l'avventura in Ligue 1. E nel frattempo ha già reclutato Admar Lopes, lo scout portoghese molto stimato da José Mourinho che lo stesso Gerard López aveva piazzato al Boavista, società che assieme al Mouscron era stata annessa a un sistema di club che ruotava intorno al Lille.
Già, il Lille. La società che il finanziere aveva rilevato a gennaio 2017 e da cui è stato estromesso a dicembre 2020 dopo il passaggio sotto il controllo di Merlyn Capital. I quasi quattro anni alla guida del club francese sono stati piuttosto tumultuosi, oltreché contraddittori. Molto buoni i risultati del campo, culminati con la conquista della Ligue 1 avvenuta al termine della stagione 2020-21 da parte di una squadra che era stata costruita sotto la gestione del finanziere. E rilevanti anche le cifre incassate e le plusvalenze realizzate in sede di calciomercato. Molto meno comoda, invece, la gestione economico-finanziaria, presto condizionata dalla concessione di un prestito da parte del fondo Elliott. La brusca conclusione della storia, avvenuta lo scorso dicembre, è stata conseguenza di questa condizione di dipendenza.
L'infelice conclusione di quell'avventura avrebbe lasciato pensare che almeno per un po' mister López se ne stesse lontano dal mondo del calcio. Quantomeno per disintossicarsi. E invece il finanziere si è messo subito in cerca di un altro club. Come se proprio non riuscisse a fare a meno del calcio. Passione? Crediamo proprio di no. Piuttosto ci piace ricordare quanto López e il suo compagno di avventura Marc Ingla, ex vicepresidente del Barcellona con delega al marketing, fossero coinvolti nell'economia delle terze parti attraverso il Mangrove Fund. Messe al bando del terze parti, il duo López-Ingla si è scatenato a caccia di un club e così si è annesso il Lille. Adesso arriva il Bordeaux. Un'avventura tutta da seguire e monitorare.
@pippoevai