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    Perotti a CM: "I miei rigori come quelli di Mendieta, ne calciavo 40 a settimana"

    Perotti a CM: "I miei rigori come quelli di Mendieta, ne calciavo 40 a settimana"

    • Francesco Guerrieri

    Scrive. Cancella. Riscrive. Ci pensa, riflette. Diego Perotti è con uno smartphone tra le mani e nella testa ripercorre tutti i momenti più significativi della sua carriera. E' arrivato il giorno di ritirarsi, ma la cosa difficile è dirlo a tutti. E' il 12 settembre 2024, a 36 anni lascia il calcio e lo annuncia con una lunga lettera sui suoi profili social: "Dopo tanti anni di carriera è stato duro non riuscire a farlo in campo - racconta in esclusiva Perotti nella nostra intervista - l'ultimo club nel quale ho giocato è stata la Salernitana, ma purtroppo erano già due anni che non scendevo in campo".


    Da quanto ci stavi pensando?
    "Nelle ultime sessioni di mercato pensavo spesso che se non avessi trovato nulla avrei smesso, così alla fine ho preso questa decisione".

    Stefano Sorrentino di te ha detto: 'L'unico ad avermi disarmato sui rigori è Diego Perotti. Non guarda la palla ma i tuoi occhi. Decide all'ultimo. Al primo che gliene para uno bisogna fare un monumento'. Qual era il tuo segreto dal dischetto?
    "Aspettavo fino all'ultimo la mossa del portiere, sperando in un piccolo movimento da una parte o dall'altra per poi calciare nella direzione opposta; tanto loro prima o poi si devono buttare. Ma un paio me ne hanno parati...".

    Chi è stato il primo?
    "Cragno in un Roma-Cagliari: inizialmente prendevo la rincorsa camminando, da quando lui me l'ha parato ho iniziato a correre. L'altro rigore sbagliato mi pare fosse con Vicario quando era all'Empoli. In tutto ne ho falliti tre, perché ne ho calciato anche uno sul palo con l'Udinese: quel giorno avevo 10 punti di sutura sulla gamba".

    Qual è stato il penalty più difficile?
    "Il primo, perché se sbagli calciando in quel modo non ti puoi più presentare sul dischetto".

    Avevi qualche modello al quale ti sei ispirato?
    "In realtà no, ho iniziato a calciare così su consiglio dei portieri con i quali giocavo. Poi mi hanno fatto vedere che era uno stile simile a quello di Mendieta".

    Quanto ti allenavi in settimana sui penalty? 
    "Ne provavo tantissimi, soprattutto pochi giorni prima della partita. Ne tiravo almeno una quarantina a settimana".

    L'INTERVISTA COMPLETA 


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