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Pernambuco: perché è l'anno di Sarri
Affidarsi al gladiatore figlinese, che tifava Napoli fin da ragazzino, è stata una scommessa di rinnovamento totale, avvalorata anche dalla scelta di Giuntoli come direttore sportivo. Una scommessa che ha significato una virata di almeno 180°. Prima di tutto, diversamente dal passato, un profilo basso, dimenticando la pressione psicologica derivata da strombazzamenti eccessivi, le pole position che tanto male fanno a chi non è abituato a ottenerle spesso. Una visione provinciale, concreta, attuata grazie al bagno di umiltà che Sarri (un provinciale) ha saputo imporre. Poi la scelta di recuperare giocatori lasciati ai margini (Jorginho e Hamsik) e la conduzione di allenamenti atleticamente impegnativi. Tutto l’opposto di Benitez che poco credeva nell’esercizio e nella corsa, e si dimostrava un po’ troppo amante del sovrappeso (vedi Higuain).
Sarri ha preteso due giocatori simbolo di quell’ Empoli corse e verticalizzazioni che abbiamo ammirato l’anno scorso: Valdifiori (un nazionale) e Hysaj. Allan aggiunge velocità e Chiriches centrale è stata una vera e propria sorpresa. Se il reparto difensivo (tallone d’Achille di Benitez) si compatta, il Napoli, con l’attacco che si ritrova, può decollare.
Comincerà a fari spenti come si conviene, al comando di un allenatore che ama Bukowski e John Fante e ora è alle prese con “Le Avventure della cattiva ragazza” di Vargas Losa. Scrittori di ordinaria follia i primi due, di ordine sempre in bilico il terzo. A Sarri piace Zeman, ma fin da ora si può dire che non disdegna l’ordine difensivo. Vorrebbe gli esterni come quelli del Chievo di Del Neri. A giudicare dai suoi gusti letterari gli piacciono i perdenti che si riscattano. Nella provincia Valdarnese prima e in quella empolese poi ha perso poco, ma fuori dalle metropoli, si sa, è più facile. Uomo di sinistra, ama l’utopia, però ha i piedi per terra. Forse da questo contrasto si genera la sua energia. E d’altra parte, come diceva Prospero nella “Tempesta” di Shakespeare, “siamo fatti della sostanza di cui son fatti i sogni”. Dai Napoli sogna! Concretamente sogna!
Fernando Pernambuco