Pernambuco: la sindrome Berlusconi
E invece occorre sommessamente dirlo. Sarebbe necessario riaffermare che loro c’entrano davvero poco e ricordare come “Er pasticciaccio brutto de Sor Silvio” cominci allorché, sfibrato dalle pretese filiali, con un colpetto di stato, affianca la bella Barbara al meno attraente Galliani. Ma la mossa è precipitosa quanto azzardata. Ben presto Silvio si trova prigioniero di Adriano. La mannaia liquidatoria che pende sul suo capo è da ghigliottina francese (quella della Rivoluzione) tale da far vacillare anche lui. Schiacciato fra le smanie di Barbara e il commercialista di Galliani, Berlusconi inaugura la diarchia, da alcuni brutalmente definita quella della “Bella e la Bestia”. La decisione di dimezzare i poteri decisionali instaura un clima di sospetti, frena le iniziative e alimenta l’immobilità. Di fatto nessuno programma, nessuno traccia una rotta, nessuno comanda. Barbara sta al calcio, come un branzino al Monte Bianco. Galliani saprebbe cosa fare, ma chi lo obbliga, se è considerato il “vecchio che frena”, se il suo Seedorf è osteggiato da Barbara, che spinge per il giovane Inzaghi, con il vetusto slogan del “Potere ai giovani” o del “Nuovo che avanza”? Allora l’antico dirigente (in cuor suo avvilito da un trattamento da bassissima corte capitolina) tira i remi in barca. Seedorf fa buon viso a cattivo gioco, ma a ottimo contratto e Galliani sta lì sulla riva del fiume a vedere cosa trascina la corrente. Lui sa che le nozze con i fichi secchi( imposte dal Presidente) non si fanno, sa che Pippo è un bravo ragazzo ma ha appena smesso il grembiule e il fioccone delle elementari, sa che Barbara…E’inutile prendersela con il vecchio, astuto, navigato amministratore delegato, con il giovin allievo ancora imberbe, che non ha mai lasciato il banco delle giovanili. Inutile prendersela con lei. Che volete dire ad Alice nel mondo delle meraviglie? D’altra parte Galliani continua a percepire, Seedorf continua a percepire, Pippo ci prova e la rosa è bellissima, magnifica, stupenda!
Pare che la Juve abbia proposto il cambio Pogba-De Jong e il Napoli prenderebbe volentieri Pazzini, cedendo Higuain. Il fatto è che questi impuniti non darebbero un euro di conguaglio al Milan. Un cambio alla pari? Silvio e la sua sindrome si sono fatti una risata, rispedendo l’indecente offerta ai mittenti.
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