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Perisic dice sì all'Inter, ma prima bisogna cedere Shaqiri: c'è lo Schalke
15.00 GIORNI DECISIVI - Sono giorni decisivi nella trattativa che potrebbe portare all'Inter l'esterno croato Ivan Perisic. I dirigenti nerazzurri stanno lavorando fortemente con il Wolfsburg per cercare di trovare la giusta formula per il pagamento e nella giornata di oggi è previsto un nuovo incontro fra il ds Ausilio e gli intermediari che curano la trattativa.
SVOLTA DECISIVA - L'Inter sta lavorando su due opzioni di trattativa con il Wolfsburg. La prima è quella di un prestito oneroso (a 2 milioni di euro più bonus legati al rendimento) con obbligo di riscatto nel 2016 fissato a 16 milioni di euro. L'altra, legata però ad una cessione importante, vede i nerazzurri pronti ad acquistare subito tutto il cartellino di Perisic a titolo definitivo per una cifra fra i 16 e 18 milioni di euro. Nelle prossime ore, secondo la Gazzetta dello Sport è previsto un incontro a metà strada, in Svizzera, che potrebbe portare al sì defintivo.
SERVE LA CESSIONE DI SHAQIRI - Per completare la cessione a titolo definitivo di Perisic, tuttavia, l'Inter sta aspettando di capire il futuro di Xherdan Shaqiri. L'esterno svizzero 23enne è chiaramente ai margini del progetto tattico di Roberto Mancini e dopo il primo no allo Stoke City sta valutando attentamente tutte le proposte che gli stanno arrivando. Sul tavolo c'è già un'offerta da parte dello Schalke 04, destinazione gradita al giocatore, ma che ancora non ha trovato l'accordo con l'Inter che chiede almeno 17 milioni.
IL QUINTO CROATO - In caso di approdo a Milano, Perisic diventerebbe a tutti gli effetti il quinto croato a vestire la maglia dell'Inter. Il primo, in ordine cronologico, fu Dario Simic, arrivato in nerazzurro nel 1999 e protagonista con l'Inter di tre annate a fasi alterne concluse con il ritorno alla Dinamo Zagabria e il successivo passaggio ai rivali del Milan. Un amore difficile quello con i calciatori croati, fermatosi anche in virtù dello status da extracomunitario abbandonato soltanto nel corso dell'estate 2013. Il primo erede di Simic in nerazzurro è stato l'attaccante Marko Livaja. La punta classe '93 arrivata a gennaio 2011 dal Cesena è stato protagonista più con la maglia dell'Inter Primavera (con cui ha vinto la Next Generations Series e lo Scudetto di categoria) che con quella della prima squadra dove è arrivato ben presto ad un addio. A gennaio 2013 Mateo Kovacic ha incantato tutti nella difficile gestione di Andrea Stramaccioni. Il centrocampista classe '94 è stato pagato 14,5 milioni di euro dalla Dinamo Zagabria e sempre dal club croato è arrivato lo scorso gennaio anche Marcelo Brozovic (da comunitario) protagonista, insieme a Kovacic di una seconda parte di stagione ricca di alti e bassi. Ora tocca a Perisic e a Roberto Mancini provare a risollevare una tradizione finora tutt'altro che positiva. L'Inter è pronta a completare l'acquisto del suo quinto croato.