Perez attacca: 'Spagna assurda, sleali solo perché siamo il Real Madrid'. Lopetegui in lacrime alla presentazione
"Sleali solo perché siamo il Real Madrid". Dopo l'esonero da parte della Federazione Spagnola e le accuse del presidente Rubiales, è il turno del Real Madrid e di Julen Lopetegui di rispondere in occasione della conferenza stampa di presentazione. Il presidente dei Blancos Florentino Perez non ha usato mezzi termini: "Abbiamo ancora difficoltà a capire quel che è successo e il motivo per cui quest'accordo avrebbe rovinato il momento della Nazionale spagnola. Non avrebbe influenzato il Mondiale minimamente, non esiste una ragione che giustifica il fatto che Lopetegui domani non sia sulla panchina della Spagna. Quello che doveva essere un atto normale, è stato trasformato in una questione d'orgoglio: la decisione della Federazione spagnola è ingiusta. Ci sono dozzine di casi di firme prima del Mondiale, ma in nessuno caso c'era il Real Madrid. Dobbiamo lavorare per difenderci da chi vuole screditare la nostra immagine. Mai una cosa del genere è stata considerata sleale, abbiamo raggiunto l'accordo in poche ore e abbiamo deciso di annunciarlo per una questione di trasparenza. So che è un giorno di sentimenti contrastanti per Lopetegui, avrebbe voluto vincere il Mondiale e poi allenare il Real Madrid. Julen è il nostro nuovo allenatore e il suo sogno è una sfida eccitante. Avremmo voluto aspettare la Coppa del Mondo prima della presentazione, ma non è stato possibile. Julen è il nostro nuovo allenatore e il suo sogno è una sfida eccitante".
COMMOSSO - Dopo Perez prende la parola un Lopetegui visibilmente commosso: "Ieri è stato il giorno più triste della mia vita dopo quello della morte di mia madre, oggi però è il giorno più bello. Voglio ringraziare il presidente per questa opportunità, vengo qui per mantenere l'alto livello che il club sta mantenendo: voglio vincere tutto. Nazionale? Da domani tiferò per la Spagna come un tifoso qualunque. Sono sicuro che i ragazzi faranno una grande Coppa del Mondo, mi sento uno di loro".