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  • Perché Udinese-Roma è stata sospesa? Cos'è successo e cos'ha Ndicka?

    Perché Udinese-Roma è stata sospesa? Cos'è successo e cos'ha Ndicka?

    Udinese-Roma è stata definitivamente sospesa al minuto 71 e con il risultato fermo sull'1-1 per colpa di un malore accusato in campo da Evan Obite Ndicka, difensore giallorosso, che si è accasciato da solo in campo dopo aver sentito una fitta al petto. Immediato l'intervento dei medici e dei sanitari presenti sul terreno della Bluenergy Arena di Udine con il calciatore che ha lasciato il campo in barella, ma cosciente. I giocatori della Roma sotto shock, d'accordo con quelli dell'Udinese, hanno convinto l'arbitro Pairetto a sospendere la gara che dovrà quindi essere presto recuperata partendo dal minuto d'interruzione della gara e con il risultato maturato fino a quel momento di 1-1

    COS'HA NDICKA - Ma cosa ha avuto Ndicka? Sia in campo, sia nella sala medica presente immediatamente a bordo campo, i primi accertamenti hanno evidenziato che ha avuto una forte fitta al petto. Il giocatore è sempre rimasto cosciente e non è stato necessario l'utilizzo del defribillatore, né sul campo e né nella pancia dello stadio con il giocatore franco-ivoriano è stato portato d'urgenza in ospedale per sottoporsi agli accertamenti di rito e proseguire con l'iter curativo. Al momento dell'arrivo in clinica il codice assegnatoli al pronto soccorso è stato il giallo segnale positivo che il pericolo non era imminente.

    NON SOLO AL CUORE - Secondo le prime ricostruzioni, in ospedale Ndicka non si è sottoposto soltanto ad accertamenti dal punto di vista cardiologico, ma anche traumatico. Nel corso della gara, infatti, il calciatore della Roma si era due volte scontrato con impatti forti con dei calciatori dell'Udinese.

    NO INFARTO, SI È TRATTATO DI PNEUMOTORACE - Nonostante le prime sensazioni parlassero di un possibile infarto, sulla base degli accertamenti cardiologici e neurologici (compresa una tac) effettuati nella notte, per Ndicka potrebbe essersi trattato soltanto di una compressione polmonare con possibile pneumotorace. Questa patologia è provocata dalla rottura di una bolla per cui l’aria si accumula nel cavo pleurico comprimendo il polmone che non riesce a espandersi adeguatamente, con conseguente rischio di collasso polmonare. 
     

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