Pallone d'Oro: perchè non darlo ad Eto'o?
Iniesta o Sneijder. Al massimo Xavi o Milito. Per il pallone d'oro 2010 è una corsa a quattro. O forse è meglio dire era. Perchè è tornato di moda il nome di Samuel Eto'o, l'anno scorso quinto nella classifica finale del prestigioso trofeo dietro a Messi, Ronaldo, Xavi e Iniesta e quest'anno fortemente candidato alla vittoria finale. Per lui non ci sono esperti o tecnici pronti a sponsorizzarlo, per lui parlano solo i gol. 27 in 56 partite con la maglia dell'Inter, 11 in 9 match in questo inizio stagione, 16 in 47 l'anno scorso. Nonostante il grande sacrificio sulla fascia sinistra.
Certo, Iniesta ha giocato un grande Mondiale, con la ciliegina sulla torta del gol in finale. E Sneijder ha regalato giocate, assist e gol nel triplete dell'inter e ha portato l'Olanda all'atto finale in Sudafrica. Ma anche Eto'o ha vinto quattro trofei e i successi dell'Inter sono passati anche dai piedi di Eto'o. Dal gol al Chelsea, nei quarti di Champions League, alla doppietta in Supercoppa Italiana contro la Roma. L'attaccante camerunense ha segnato a Milan, Roma e Juve. E riportato nel suo ruolo naturale è tornato ad essere letale e straordinario, anche dal punto di vista realizzativo. Uno dei migliori attaccanti del mondo. O forse il migliore.