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Perché il Bayern Monaco ha scelto di esonerare Nagelsmann
SPOGLIATOIO CONTRO - Il generale attuale aveva perso la stima, il rispetto e la fiducia dei suoi sottoposti e soldati. Secondo la stampa tedesca solo Kimmich era dalla parte di Nageslmann, la maggior parte dello spogliatoio, soprattutto i più 'anziani' cospiravano da tempo contro di lui. Il 35enne era considerato immaturo per dirigere una squadra così importante e blasonata, la sua vita da star fuori dal campo (il club non ha mai digerito la relazione Lena Wurzenberger, giornalista della Bild) e la scarsa disponibilità a fare gruppo (ha - per esempio - etichettato come inutile la presenza del Bayern all'Oktoberfest, lo scorso autunno) non hanno fatto che peggiorare la sua situazione. L'ultima uscita pubblica, con l'accusa di avere una talpa nello spogliatoio e il successivo allontanamento di Toni Tapalovic, lo storico preparatore dei portieri amico di Manuel Neuer, hanno convinto il presidente Oliver Kahn a cambiare.
CLAMOROSO BAYERN: NAGELSMANN VERSO L'ESONERO, C'E' TUCHEL
ESONERO COSTOSO - Nagelsmann si 'è scavato la fossa da solo', ma esonerarlo sarà un salasso per il Bayern Monaco. C'è infatti una clausola nel contratto che chiarisce i dettagli dell'indennità in caso di licenziamento: a partire dal secondo anno, vale a dire al termine di questa stagione, entrano in vigore le indennità forfetarie, che si riducono anno per anno fino al 2026, per questo scaricare l'allenatore tedesco prima del 30 giugno significa negoziare per trovare un accordo. E l'ingaggio di Nagelsmann, circa 660 mila euro al mese, non è di certo a buon mercato.