Perchè Cairo vuole a tutti i costi che Cerci resti al Torino
Cairo sta spendendo la sua immagine pubblica, sulla volontà di trattenere Cerci almeno un altro anno al Toro. Perchè una tale pervicacia da parte di un presidente che normalmente rifugge da dichiarazioni che appaiano come certezze granitiche? Cerci è il simbolo di questo Toro, e - a differenza di Immobile - potrebbe rappresentare il fatto che il buon andamento dei granata non è stato occasionale; sarebbe la continuità nelle ambizioni e nel rendimento, non un fuoco di paglia.
Per questo motivo Cairo spinge per la permanenza. Conta sul fatto che lo stesso giocatore sia sì pronto ad ascoltare qualsiasi offerta, ma non punti i piedi per andare via: la gioia immane successiva al gol col Genoa al 93' e il dolore - poi sopito dalle sentenze dei tribunali - per l'errore sul rigore di Firenze lo hanno forgiato caratterialmente come granata. Cairo lo sa e vuole sottoporgli ora, subito, la sua proposta di prolungamento contrattuale (oggi valido fino al 2016). Inoltre, fra tanto interesse intorno al giocatore, offerte vere non ne sono ancora pervenute, e chissà se lo faranno, visto che le cifre in ballo sono alte (il Milan si è praticamente chiamato fuori), altro elemento che spinge il presidente a continuare su questa linea con l'Henry di Valmontone.