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Perche a 'nonno Berlusconi' non si deve togliere il giocattolo Milan
Un messaggio, chiaro e significativo, che lo stesso Berlusconi ha voluto lanciare a tutti coloro i quali a ridosso della Pasqua ormai imminente stanno programmando il menu festivo arricchendolo con il classici e tradizionale arrosto di capretto o di agnello con patate. Senza il bisogno di essere vegani o vegetariani, occorre apprezzare dando grande merito alla scelta mediatica e animalista di Berlusconi il quale, ce lo auguriamo, ha abbracciato pubblicamente questa filosofia ”non violenta” per ragioni che vanno oltre la propaganda politico-eletorale-populista ma le quali dovrebbero far capo ad un convincimento consapevole e reale. In perfetta sintonia, insomma, con la filosofia della sua giovane compagna e della sua ex ministra Brambilla.
Silvio Berlusconi, non è un mistero per nessuno, avrebbe intenzione di continuare a esercitare in maniera attiva e vincente quel ruolo di politico e pesino di leader del quale è stato privato negli ultimi anni per le ragioni che anche i sassi conoscono. La sua ambizione di poter tornare a “dirigere” l’Italia in un futuro molto prossimo lo spinge ad agitarsi e a darsi da fare al pari di un giovincello. Sarà dura e manco troppo logica. Un poco come Giovanni Trapattoni, con i necessari distinguo, il quale mi dicono stia vivendo un momento di acuta depressione perché avrebbe in animo di poter tornare a sedersi si una qualsiasi panchina pur di non sentirsi tagliato fuori da quella che è la sua ragione di vita e cioè il mondo del pallone. Arrendersi all’età non è bello e neppure salutare. Però ignorare che ciascuna stagione della vita presuppone una condizione sociale e pubblica ben precisa non è affatto normale.
In ogni caso le immagini di Berlusconi e dei suoi nuovi protetti a quattro zampe suscitano un bel po’ di tenerezza e impongono una riflessione, forse scontata, sulla terza (oramai quarta) età raggiunta da nonni e bisnonni i quali fatalmente tornano ad essere molto bambini come vuole il naturale e immutabile teorema dell’esistenza umana. Ai bambini, si sa, è vietato strappare di mano i loro giocattoli preferiti. Addirittura delittuoso, poi, privarli del “primo orsetto” o della “copertina di Linus. Il trauma sarebbe troppo violento.
L’orsetto o la copertina di Silvio Berlusconi si chiama Milan. Un ”compagno” dalla valenza ancor più nevralgica per lui che continua ad essere il padrone della società da egli stesso rifondata e portata agli onori del mondo. Il “ballo del closing”, non più cinese ma angloamericano, è sempre più sospetto e curioso, oltreché imbarazzante. Proprio come i bambini che chiedono alla mamma di poter dormire “ancora cinque minuti” per poter continuare a sognare. Sembra essere questa la richiesta di “nonno Silvio” ai suoi figli i quali del Milan non vorrebbero più sentir manco il profumo da lontano. Ma perché non accontentarlo? Gli anziani, come i bambini, vanno rispettati e possibilmente coccolati.