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Per un'ora la migliore Juventus di Motta. Atalanta "condannata" a battere il Napoli
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Parlando di singoli. Di Gregorio stavolta senza sbavature, anzi preciso in ogni intervento. Meglio del solito anche Savona, che doveva gestire gran parte dei movimenti di Lookman. Decisivi e perfino eroici i due centrali, con Kalulu autore del gol e Gatti promotore dei migliori salvataggi, uno perfino sulla linea. Cambiaso invece non brillante, al pari di Locatelli. Thuram invece gigantesco nel primo tempo, meno nel secondo. Nella ripresa mostruoso McKennie, in versione tuttocampista assaltatore, con il compito (riuscito) di sconvolgere ogni contromisura tattica dell’Atalanta. Nella norma stagionale gli altri: Yildiz talento con spunti da lottatore, Nico Gonzalez esperto ma senza fiammate, Koopmeiners fischiatissimo dai suoi ex e anche dai suoi nuovi tifosi.
Nell’Atalanta invece qualcuno sottotono, non i monumenti del centrocampo Ederson e De Roon, semmai Lookman e De Keteleare che erano fin troppo attesi. Benissimo invece Samardzic, che ha sconvolto il secondo tempo almeno quanto Bellanova (assist) e Retegui (gol del pareggio).
Alla fine, nel batticuore scandito dagli ultimi minuti infuocati, Yildiz e Zaniolo hanno sfiorato il gol vittoria. Che però non è arrivato per egoismo di entrambi. Così è finita con un pari solito ma migliore del solito per la Juve. Insolito invece per l’Atalanta, che adesso - per continuare a sognare lo Scudetto - dovrà andare a caccia della vittoria nella prossima sfida, contro il Napoli.
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