Per Osimhen e il suo agente TikTok è un pretesto: solo Napoli può far cambiare idea al giocatore
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Bisogna dire che, al di là dello scivolone nella comunicazione (ieri le scuse ufficiali), il presidente De Laurentiis, in ben undici incontri con Calenda, non era riuscito a venire a capo della questione, nonostante sul tavolo fosse stata messa la disponibilità per ben dieci milioni netti l’anno. Era chiaro a tutti - anche allo steso De Laurentiis - che agente e calciatore la tirassero per le lunghe nel tentativo di guadagnare tempo. Perché, nonostante dieci milioni siano tanti, Osimhen sa di avere la possibilità di guadagnarne molti di più, senza andare in Arabia, svincolandosi a zero.
Sventuratamente per il Napoli, la vicenda TikTok ha offerto un pretesto che l’agente cercava. Non solo lui e il calciatore fanno gli offesi, ma minacciano - più che mai seriamente - di andarsene. Per fortuna che il mercato è chiuso e che a gennaio, un’operazione così complicata non si può fare, altrimenti la frittata sarebbe servita. Invece, proprio Napoli, intesa come unico soggetto tra squadra e città, può consentire a Osimhen di far sbollire la rabbia, riacquistare la serenità e continuare a giocare per la gente che lo ama. Ci vuole buona volontà da parte di tutti, ma è l’unica strada seriamente percorribile.