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Pepito, prima da ex con la Viola: 'Fenomeno', dolori e sogno scudetto...
Di lui restano solo ricordi di qualità, momenti indelebili per classe e sogni. Giuseppe Rossi, per Firenze, è quasi un figlio. Essa gli ha tributato il coro riservato ad Adrian Mutu, ribattezzandolo ‘Il Fenomeno’, grazie a quella sua capacità di interpretare il calcio, di svolgerlo. Senza scherzi fisici, Pepito sarebbe tra i cinque giocatori più forti al mondo. E, alla Fiorentina, non ci sarebbe mai arrivato. Atterrò a Firenze a fine dicembre, portato a sorpresa da Daniele Pradè, oggi dirigente della Sampdoria, la sponda avversaria di Genova rispetto a quella che adesso ha accolto l’italo-americano.
CIAO VIOLA – Domenica, Rossi e la Fiorentina si incontreranno, per la prima volta, da ex. Quando firmò con il Genoa, poco prima della fine del 2017, i problemi burocratici lo fermarono e dovette saltare il ritorno al ‘Franchi’. Ora, però, sembra essere tutto pronto: mentalmente, fisicamente e tatticamente. Sarà un incontro dal sapore speciale, gioioso: i tifosi viola lo amano, il giocatore ha sempre sentito questo affetto, soprattutto nei momenti di difficoltà è sempre stato cullato e atteso.
IN QUELLO STADIO… - Tutto ciò avverrà a ‘Marassi’, uno stadio che, nel binomio Fiorentina-Rossi, non si rivela immune ai ricordi. Era l’1 settembre 2013, la formazione di Montella affrontava il ‘Grifone’: dopo la rete iniziale di Aquilani, le doppiette di Rossi e Gomez spianarono la strada verso il 2-5 finale. In quel momento, grazie anche alla presenza di Cuadrado (in rosa, poiché quel giorno in panchina), Firenze fece un pensierino al sogno Champions League, sfumato pochi mesi prima, ma qualcuno pensò: “Con questa squadra vinciamo lo Scudetto”. La sorte, però, volle solamente piaghe per il tridente e la squadra dei sogni.
AFFEZIONE – Pepito trascinò la Fiorentina, regalando perle calcistiche come la tripletta alla Juventus o altre giocate da urlo, restando per mesi, nonostante l’ennesimo infortunio, in cima alla classifica marcatori della Serie A. E, quando può, torna sempre a Firenze, nella sua casa vicino a Piazza Strozzi, come accaduto un mese fa, per assaggiare nuovamente l’aria che sembrava avergli dato una nuova vita. Per questo, domenica, sarà diverso.
CIAO VIOLA – Domenica, Rossi e la Fiorentina si incontreranno, per la prima volta, da ex. Quando firmò con il Genoa, poco prima della fine del 2017, i problemi burocratici lo fermarono e dovette saltare il ritorno al ‘Franchi’. Ora, però, sembra essere tutto pronto: mentalmente, fisicamente e tatticamente. Sarà un incontro dal sapore speciale, gioioso: i tifosi viola lo amano, il giocatore ha sempre sentito questo affetto, soprattutto nei momenti di difficoltà è sempre stato cullato e atteso.
IN QUELLO STADIO… - Tutto ciò avverrà a ‘Marassi’, uno stadio che, nel binomio Fiorentina-Rossi, non si rivela immune ai ricordi. Era l’1 settembre 2013, la formazione di Montella affrontava il ‘Grifone’: dopo la rete iniziale di Aquilani, le doppiette di Rossi e Gomez spianarono la strada verso il 2-5 finale. In quel momento, grazie anche alla presenza di Cuadrado (in rosa, poiché quel giorno in panchina), Firenze fece un pensierino al sogno Champions League, sfumato pochi mesi prima, ma qualcuno pensò: “Con questa squadra vinciamo lo Scudetto”. La sorte, però, volle solamente piaghe per il tridente e la squadra dei sogni.
AFFEZIONE – Pepito trascinò la Fiorentina, regalando perle calcistiche come la tripletta alla Juventus o altre giocate da urlo, restando per mesi, nonostante l’ennesimo infortunio, in cima alla classifica marcatori della Serie A. E, quando può, torna sempre a Firenze, nella sua casa vicino a Piazza Strozzi, come accaduto un mese fa, per assaggiare nuovamente l’aria che sembrava avergli dato una nuova vita. Per questo, domenica, sarà diverso.