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Pellissier presenta la Clivense: 'Non continua la favola del Chievo'
Pellissier ha dichiarato: "Non voglio parlare di una favola che continua. Questa è la nostra storia, una storia diversa, la storia di chi vorrà esserci con un'idea precisa di calcio. L'obiettivo è creare una società all'inglese, dove sarà strettissimo il collegamento tra prima squadra e giovanili. Il calcio, quello bello, passa per i ragazzi che credono sempre di arrivare a calcare i campi da gioco più prestigiosi e importanti. E noi dovremo essere bravi e capaci di insegnare il gioco del pallone, per provare a portare tutti in prima squadra. È un ideale, lo so bene, ma questa società deve saper sognare. Vogliamo attuare un progetto che abbia basi solide, che veda ai prossimi cinque anni, che non debba vivere sul momento e sulle singole necessità. Stiamo preparando un progetto sostenibile e maturo, dove il denaro è uno strumento di crescita e dove è necessario investire consapevolmente, a piccoli passi, e sulla base di una programmazione seria. Vogliamo essere una società legata a doppio filo con il nostro territorio e il territorio significa persone: le persone che tifano, ma anche tutte coloro che capiscono l’importanza di un progetto così bello. Vorrei iniziare fin da subito un dialogo con le imprese della nostra città per costruire con loro un processo che non sia solo investimento e sponsorizzazione, piuttosto un cresciamo insieme. Recuperiamo aree insieme, usiamo il calcio per essere presenti laddove ci siano, per esempio, aree da ristrutturare, o progetti legati alla città e ai ragazzi che la abitano. Abbiamo fatto tutto di corsa, perché il tempo è stato tiranno. Ma siamo convinti di essere sulla strada giusta. Vogliamo presentare il nostro piano agli stakeholder della città, ma non solo. Vogliamo essere attrattivi, proprio perché consapevoli di quanto sia importante il nome di questa società. Con l'allenatore Allegretti c'è stata un'intesa immediata. Riccardo ha sposato la nostra idea di calcio e di società. Tutto il resto per ora non conta. Dal punto di vista sportivo e professionale sono sicuro che è la persona giusta al posto giusto. Le giovanili arriveranno, e anche la scuola calcio. Quest’anno non abbiamo avuto il tempo fisico e piuttosto di fare le cose male, abbiamo preferito rimandare, ma stiamo già lavorando ad un bellissimo progetto. Intanto stiamo pensando a dei corsi di perfezionamento tecnico da tenere durante quest’anno. Perché se vogliamo che questo progetto funzioni dobbiamo investire nella scuola calcio. Il sogno è quello di avere un settore giovanile e uno stadio di proprietà, magari grazie ad un progetto legato alla sostenibilità. L’importante sarà creare un gruppo di persone brave, capaci e soprattutto molto motivate".