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Pellegrini 'meglio di Nainggolan', ma la Roma può perderlo: la clausola è a rate
MEGLIO DI NAINGGOLAN - Spalle alla porta, il tocco di genio: gesto intuitivo e simbolico, gesto di ribellione contro una stagione iniziata male, con critiche e prestazioni sottotono. Da trequartista sta rendendo al meglio, facendo impazzire Alessandro Costacurta, uno che difficilmente perde la testa: "E' il miglior prospetto italiano, meglio di Chiesa e Bernardeschi. E da trequartista meglio anche dell'ultimo Nainggolan". Due partite da urlo per il classe '96, che nasce come punta (esultava come Montella, facendo l'aeroplano, nelle giovanili giallorosse), si trasforma in mezzala e ora si evolve in trequartista. "E' romano e romanista, le critiche gli fanno male" le parole di capitan De Rossi, un altro che misura ogni parola, dopo il derby. Quel derby che è stato di svolta.
E IL CONTRATTO? - Un Pellegrini che ama la Roma, un Pellegrini che ha detto no alle avances della Juve ai tempi del prestito al Sassuolo, un Pellegrini che vuole restare a casa sua. Il contratto, però, non aiuta: scadenza 2022, clausola rescissoria da 30 milioni e pagabile in due tranche da 15, ingaggio da 1,8. Tutte condizioni favorevoli per i club interessati, meno per il club capitolino, che vuole blindare il suo gioiello, alzando l'ingaggio e cancellando quella pericolosa clausola. Perché 'Montellino', come lo chiamavano da piccolo, quando indossava la 9 (ancora prima dell'aritmia maligna che rischiò di rovinargli la carriera a 16 anni), fa gola a molti. La Nike è vicina a rinnovargli in contratto sino al 2024, Pallotta e Monchi ci stanno lavorando. Per non perdere chi, sulle sue ali, sta facendo tornare a volare la Roma.
@AngeTaglieri88