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    Pellegrini infinita, quinta finale olimpica come Phelps: stanotte l'ultimo show, 'ma il reparto medaglie è chiuso...'

    Pellegrini infinita, quinta finale olimpica come Phelps: stanotte l'ultimo show, 'ma il reparto medaglie è chiuso...'

    • Federico Albrizio
      Federico Albrizio
    Federica è davvero infinita. La Pellegrini ha centrato l'obiettivo, conquistata la finale dei 200 stile libero a Tokyo 2020, un'impresa che vale quasi più di una medaglia: è la quinta finale olimpica consecutiva nella stessa specialità, prima donna nella storia a riuscirci e seconda atleta in assoluto, prima ci era riuscito solo il leggendario Michael Phelps dal 2000 al 2016 nei 200 farfalla.

    Una finale che non era scontata, soprattutto dopo il 15° tempo (1'57") in batteria che aveva mandato Fede in semifinale con il brivido. Ma proprio la seconda semifinale ha fatto rivedere la vera Pellegrini: terzo posto per il settimo tempo in 1'56"44. Il cronometro in mano, l'attesa per l'annuncio delle qualificate, poi le mani sul volto e le lacrime perché si tratta di un traguardo sofferto al termine di una stagione complicata. Colpa del Covid, che l'ha colpita ad ottobre prima della partenza per la International Swimming League e ha condizionato la sua preparazione, con un recupero non semplice. Poi il recupero, il pass olimpico conquistato a fine marzo a Riccione e gli Europei dove per pochi centesimi ha perso l'oro in favore della ceca Barbora Seemanova.

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    E' arrivata la finale come Phelps, ma ora si può sognare anche qualcosa di più? "Phelps ha vinto l'ultima però. Sono onesta, il reparto medaglie è chiuso: io ci provo sempre, ma sono anche realista". E' la stessa Federica nel pieno dei festeggiamenti a rimettere tutti con i piedi per terra, troppo complicato pensare che all'ultimo giro in vasca ai Giochi possa anche arrivare una medaglia: "Sono veramente felice, non prendiamoci troppo in giro, questo era l’obiettivo con le Olimpiadi spostate di un anno e il mio corpo che mi chiede i minuti di ritorno con gli interessi. Questa è l’ultima, basta. Parigi 2024? Non ci penso neanche, già per arrivare fino a qua ci è uno voluto uno staff motivato dietro a spingere". L'oro va verso l'australiana Ariarne Titmus (la più veloce in semifinale), ma la Pellegrini ha un altro sogno: "Io tifo per la linea rossa". La speranza infatti è di lasciare Tokyo ancora da detentrice del record mondiale nei 200 sl, quel 1'52"98 stabilito al Mondiale del 2009 a Roma che ancora resiste.

    Solo uno dei record stabiliti dalla nuotatrice di Mirano (Venezia) nella sua carriera: nel 2004, a 16 anni, la più giovane azzurra sul podio olimpico individuale e nel 2008 la prima italiana a vincere l'oro olimpico e con record mondiale (1'54"82); prima donna al mondo sul podio nella stessa gara per 8 edizioni consecutive (200 sl); prima ad aver infranto il muro dei quattro minuti nei 400 sl (3'59"15, ora record europeo); ha vinto almeno un oro in tutte le rassegne; vanta 11 record mondiali e dal 2009 detiene, appunto, quello dei 200 sl. Ora quest'ultima tacca, la quinta finale olimpica come l'immenso Phelps. Per la Pellegrini basta così, ma sognare un finale da film è lecito: sveglie puntate per le 3.40 della notte tra martedì e mercoledì, per l'ultimo show dell'infinita Federica.

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