Pelé, vero O Rei!|Guadagna più di Ibra e Messi
Edson Arantes do Nascimento, universalmente noto come Pelé, è veramente o Rei!. Il più grande calciatore brasiliano di tutti i tempi a quasi 70 anni (secondo l’anagrafe della sua città Três Corações è nato il 21 ottobre 1940 alle ore 3) riesce a fatturare 18 milioni di dollari l’anno. Una cifra di non poco conto anche confrontata ai guadagni realizzati dalle star calcistiche attuali: da Ibra a Messi, da Kakà a Totti.
I GOL E I MILIONI DI PELE' - Pelé è una delle massime icone del XX secolo e si difende alla grande anche nel XXI essendo molto ricercato dal mondo della pubblicità. L’asso brasiliano ( 1115 partite con la maglia del Santos, 56 con i Cosmos di New York, 114 con la Seleção; 1284 gol certificati) vende la sua immagine da circa dieci lustri e ha pubblicizzato di tutto o quasi in ogni angolo del globo. Per iniziative pubblicitarie Pelé non cede la propria immagine per meno di milione di euro. A fare i conti in tasca “o Rei” ci ha pensato la rivista economica brasiliana “Istoé Dinheiro”. Ad esempio, per acquistare i diritti dell’immagine di Pelé da affiancare a un prodotto per venti anni occorre sborsare 361 milioni di dollari. Oggetto di studio delle grandi aziende di marketing, Pelé risulta essere: unico, leader, socievole, utile, semplice, visionario e gentile. Invece, non risulta essere: innovatore, divertente, diverso, sensuale, carino e affascinante.
IMPERO - Sull’impero pubblicitario di Pelé non tramonta mai il sole. La sua immagine, utilizzata da multinazionali e aziende locali, circola dal Giappone agli Stati Uniti, dai Paesi Arabi al Brasile, dalla Gran Bretagna al Sudafrica. Pelé, dopo aver lasciato il calcio giocato, non ha mai allenato diventando “testimonial” della sua icona per il miglior offerente. Non tutti i prodotti sponsorizzati da Pelé nel corso dei decenni supererebbero un esame etico, ma è noto che la pubblicità ha adottato da sempre la frase utilizzata dal Cosimo de’ Medici Granduca di Toscana per convincere Benvenuto Cellini a entrare al suo servizio: «Vieni, ti coprirò con una montagna d’oro».