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    Pelè è eterno come Maradona. Adesso potrà dire 'Ti voglio bene' a chi ha scritto la storia con lui

    Pelè è eterno come Maradona. Adesso potrà dire 'Ti voglio bene' a chi ha scritto la storia con lui

    • Federico Targetti
    "Maradona è meglio e Pelè". Lo cantava Emilio Campassi, già prima che Diego Maradona approdasse al Napoli. Aveva ragione sulla classe sconfinata del Pibe de Oro, ma non potremo mai misurare chi, dei due mostri sacri del calcio del XX secolo, sia stato davvero il migliore. Men che meno oggi che Edson Arantes Do Nascimento ci ha lasciati a 82 anni, cedendo alla malattia che lo aveva costretto in ospedale nei giorni di Natale. Poco più di due anni fa era volato in cielo Maradona, lui gli aveva dedicato delle parole bellissime. 

    AMICO MIO - "Oggi sono sette giorni che te ne sei andato" - scriveva Pelè all'inizio di dicembre 2020. "Molte persone amavano paragonarci per tutta la loro vita. Eri un genio che incantava il mondo. Un mago con la palla ai piedi. Una vera leggenda. Ma soprattutto per me sarai sempre un grande amico con un cuore ancora più grande". Un po' come oggi per Messi e Ronaldo, Maradona e Pelè si ammiravano, si stimavano, si adoravano per le loro gesta sul campo. "Oggi so che il mondo sarebbe molto migliore se potessimo paragonarci di meno e cominciassimo ad ammirarci di più". Pelè era grande anche fuori dal campo, e scherzava con l'amico Diego: "Sì, con quel sinistro facevi quello che vuoi, ma io segnavo anche col destro e di testa". Davanti a Dio, diceva, siamo tutti uguali.

    INCOMPARABILI - Il confronto fra Pelè e Maradona è qualcosa che viene naturale come le loro giocate, quelle che loro per primi hanno proposto sui massimi palcoscenici, ma probabilmente, come O Rei ha sempre detto, i due sono incomparabili, vanno solo ricordati, studiati, ricercati adesso negli archivi per custodire negli occhi qualche lampo del bagliore che emanavano. Non è un caso se la FIFA, quando ha dovuto stabilire chi fosse il giocatore del Secolo, non ha saputo decidere e ha assegnato il titolo ex aequo a entrambi. 

    PALLEGGI IN CIELO - Maradona ha vissuto al massimo, insegnando a tutti, a modo suo, che bisogna imparare a dimostrare amore più spesso. "La tua rapida partenza non mi ha permesso di dirtelo, quindi scriverò: ti voglio bene Diego". Adesso glielo potrà dire di persona, prima di prendere un pallone e cominciare a palleggiare sopra le nostre teste, che ancora per decenni, siamo sicuri, penseranno a quello che sapevano fare questi due dei del calcio. 

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