Pedopornografia: 26 indagati, ai domiciliari anche un diciottenne
Nell’operazione meet up sono stati rinvenuti migliaia di file che gli inquirenti stessi hanno definito “raccapriccianti” per via dei contenuti espliciti di violenze sessuali su bambini di tenera età. L’inchiesta – che procede spedita già dal febbraio scorso – oggi ha vissuto ulteriori sviluppi e al momento si contano 26 indagati che dovranno rispondere di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Le operazioni sono state condotte in collaborazione con il Servizio Polizia Postale e delle comunicazioni – Centro di Contrasto alla pedopornografia online.
Il raggio dell’attività ha interessato tutto il suolo nazionale attraverso un’attività sotto copertura volta al monitoraggio di alcuni canali frequentati da utenti italiani. In una delle note divulgate dalle forze dell’ordine si percepisce il ruolo chiave di un ambiente chiuso che – previo pagamento in denaro – favoriva l’iscrizione al canale in cui era possibile usufruire di contenuti a stampo pedopornografico.
In attesa di conoscere gli ulteriori sviluppi di questa drammatica vicenda, il Gruppo criminalità organizzata e reati informatici ha emanato i decreti di perquisizione per gli indagati.