Verona, Pazzini non si ferma più: 'Tripletta per mio figlio'
L'attaccante dell'Hellas Verona, Giampaolo Pazzini ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Non mi era mai successo di fare doppietta per quattro gare di fila, ma mio figlio Tommaso vuole che gli regali il pallone della partita e per portarmelo a casa devo segnare una tripletta... Verona è una città in cui vivo bene con la miafamiglia, con tanta serenità. Quanto è accaduto nella scorsa stagione non vorrei neanche più ricordarlo. A mancarmi è stata, soprattutto, la salute. Non stavo bene, non ero in condizione, ma volevo esserci a tutti i costi e invece di migliorare sono andato in peggio. Ora i meriti sono dell’Hellas, di un gruppo che si è fortificato fin dal ritiro estivo a Racines. Dalla profonda amarezza provata per come erano andate le cose è nato un sentimento di rivincita, il desiderio di riscatto. Il resto l’ha fatto l’entusiasmo di Filippo Fusco e Fabio Pecchia. E poi c’è la grande molla di uno spogliatoio forte, in cui tutti sono protagonisti. Non credete a chi sostiene che la serie B sia meno competitiva di una volta: anche la A ha meno campioni, ma non per questo è facile vincere. L’Hellas non è Pazzini-dipendente. Le statistiche sono chiare: siamo in tanti a segnare, non ci sono io e basta. Avverto la responsabilità che ha un capitano, ma non sono un extraterrestre, anche se mi piace sentirmi determinante. E se questo accade è per il lavoro che fa la squadra. Il mio orgoglio sta nel finalizzare quanto costruiamo. Evidente che sia bellissimo, per me, leggere certi numeri. Ed è altrettanto incredibile vedere che, tra A e B, nella storia, una media superiore alla mia l’hanno avuta soltanto Marco van Basten e il mio amico Luca Toni. Sono paragoni eccezionali. A proposito di Luca: è vero che c’è una scommessa tra me e lui per il raggiungimento di un certo obiettivo, anche perché non smette di ripetermi che quando fu promosso con il Palermo fece 30 gol. Ha parlato di una vacanza da pagare in ballo? Non mi risulta, ma nel caso gliela offrirei volentieri".
